Un funerale con due bare a Parè: erano parenti, sì delle famiglie

Colverde Addio a “Giorgione” Corti nel giorno del compleanno e a Vittorio Tettamanti nella stessa cerimonia

Non era mai successo che venissero celebrati due funerali nella stessa chiesa di San Giovanni Battista, a Parè, con una sola cerimonia. L’abbinamento delle due esequie è spiegato dal fatto che i due deceduti fossero parenti fra loro: hanno lasciato questa terra a distanza di un giorno l’uno dall’altro. E le esequie si sarebbero dovute svolgere a distanza di un giorno anche perché erano morti uno il giovedì e l’altro il venerdì scorsi.

Allora i familiari, d’accordo con il parroco, don Sergio Bianchi, hanno deciso che i funerali di entrambi i deceduti si svolgessero nello stesso giorno, ieri, 21 gennaio, con un’unica cerimonia. Giorno che, fra l’altro, per Eugenio Corti coincidevano con il compimento del novantesimo compleanno.

A celebrare i funerali è stato don Luca Giudici, parente fra l’altro con uno dei due defunti. Funerale officiato anche dal parroco e dal sacerdote Davide Corti. Al centro della chiesa familiari, parenti e amici si sono trovati così due bare, quella di Eugenio Corti, classe 1933, conosciuto da tutti con il nome di Giorgione, e quella del parente Vittorio Tettamanti, anni 91, cavaliere del lavoro, ex autista.

La chiesa era strapiena di persone anche perché erano entrambi molto conosciuti. I due defunti non facevano mancare la loro presenza nella vita familiare e neanche in quella associativa del paese.

Eugenio Corti è stato tra i fondatori del gruppo degli alpini di Parè: era sempre presente nella vita del proprio gruppo delle penne nere. Parole di elogio sono state pronunciate per entrambi i defunti dal celebrante Luca Giudici.

«Non si è mai pronti –ha detto nell’omelia - a questi momenti. Per quanto si possa mettere in conto, la morte di una persona cara e ci si possa preparare al momento di dare l’ultimo saluto la tristezza viene fuori. In questi momenti sentiamo il bisogno di appoggiarci a qualcosa che ci può sostenere. E’ bello l’affetto di tutti che hanno voluto bene a Giorgio e Vittorio».

Ha ancora detto che «è bello l’affetto di tanti che hanno voluto bene a Giorgio e Vittorio: familiari, amici, alpini e la corale».

Il commiato è stato salutato all’uscita dal suono del “Silenzio” degli alpini. Al termine della benedizione delle bare i numerosi presenti si sono stretti attorno ai familiari esprimendo le proprie sentite condoglianze. Al termine le salme di Vittorio ed Eugenio hanno raggiunto il tempio crematorio.

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