Alessandro Rapinese: «Garantisco concretezza. Più decoro e tempi certi»

Elezioni Candidato sindaco di una civica: «Con la mia squadra abbiamo a cuore solo questa città». l programma: «Creato per essere realizzato al 100%. Nuovi parcheggi con tariffe scontate per i comaschi»

Alessandro Rapinese, candidato sindaco della lista civica che porta il suo nome non ha dubbi: «Sono un’opportunità, i comaschi hanno il destino della città nelle loro mani».

La sua vittoria sarebbe la prima di un sindaco totalmente civico....

Sarebbe la vittoria di una squadra di cittadini che hanno a cuore solo Como, totalmente liberi di aiutarla senza condizionamenti e interessi. Il fatto poi che nella storia della Repubblica non ci sia mai riuscito nessuno è solo un dettaglio.

Da quando ha iniziato ad avercela con i partiti?

Ero al Setificio e vedevo studenti indottrinati che si candidavano al consiglio di istituto portando temi che nulla avevano a che fare con le problematiche del mio Setificio. Lì sono riuscito a far capire agli studenti che i partiti non servivano (ho stravinto tutte le elezioni). Da lunedì anche i comaschi capiranno i benefici di non dover rendere conto ai partiti.

Qual è per lei il tema prioritario nei cinque anni di governo?

La mia esperienza, più che elettorale, è amministrativa. Voglio che ogni singolo ufficio al termine del mandato renda al 110%. Una volta fatto questo, Como sarà irriconoscibilmente piacevole.

La prima cosa visibile che dimostrerà il cambio di passo...

In tempo zero ci saranno i netturbini per strada a pulire. Ne assumerò subito 18, tramite cooperative sociali, che hanno burocrazia molto agevolata.

Uno dei temi più sentiti dai comaschi è quello dei parcheggi. Come ha intenzione di muoversi?

Mi muoverò come in tutti gli altri settori: risolvendo i problemi di cittadini, turisti, lavoratori e delle attività economiche. Como ha pochissimi posti auto in relazione alle necessità e ne creerò come mai in passato.

L’amministrazione Landriscina in alcuni quartieri ha sperimentato i 30 minuti di sosta gratuita. Li confermerà?

Ha fatto bene, ma faremo di più. Seguiremo il modello San Fermo. I cittadini, come è scritto nel nostro programma, sono i veri proprietari dei parcheggi e, quindi, pagheranno tariffe agevolate. Abbiamo tutta la tecnologia che serve per attuarlo rapidamente.

Nuovi autosili: dove ne realizzerà, oltre a quelli già previsti in via Sirtori e alla stazione San Giovanni?

Ex Stecav, Ippocastano, Tavernola. Poi realizzeremo, oltre ai 600 posti in Ticosa, altri parcheggi nella piana di Muggiò e martedì mattina, tra le mille cose da fare, telefonerò ai proprietari dell’ex Danzas sotto la stazione perché si diano una mossa a creare un gigantesco autosilo del quale ce ne terremo una parte per i residenti del centro storico.

Piazza Roma è un’incompiuta. Qual è il suo progetto?

Spariranno i pullman da mercoledì e finiranno in via Regina. Valuteremo nel dettaglio con i residenti la nostra idea di metterci uno skatepark o un parco giochi per bambini, ma la verità è che rivoluzioneremo il centro storico. Appena avremo creato nuovi posti sotto la stazione per i residenti, libereremo piazza Perretta, via Juvara e via Albertolli dalle macchine e diventerà una zona con il mercato dei fiori, a km zero e di hobbistica. Piazza Volta seguirà a ruota. Appena pronti i posti in tangenziale, sempre per i residenti, diventerà a tutti gli effetti godibile per i pedoni. Così spariranno anche le auto con stereo a manetta della movida.

C’è chi ha dubbi su di lei dicendo che ha una squadra debole e sconosciuta. Cosa risponde?

Nella mia lista non ci sono mistress e, ogni volta, i miei consiglieri eletti sono stati apprezzatissimi. Il mio segreto è proprio la selezione che faccio della mia squadra, che aggiorno maniacalmente di elezione in elezione, pensate che ho già intercettato due splendide candidate consigliere per il 2027. Sono libero e posso scegliere il meglio e, quindi, apprezzerete anche la mia giunta.

A proposito di giunta, è pronta?

È pronta. Ho già annunciato il 60%, mentre altre persone mi hanno chiesto privacy perché hanno incarichi delicati. Vi stupirà l’assessore al Bilancio.

I programmi elettorali vengono spesso disattesi. Del suo, in cinque anni, quanto pensa percentualmente di poter effettivamente realizzare?

Il bello di avere a che fare con me è che, avendo 18 anni di esperienza, so esattamente cosa si può fare in un mandato e cosa no. L’integrale realizzazione del mio programma elettorale sarà il mio vanto per la prossima campagna.

In campagna elettorale tutti vanno nei quartieri, poi se ne dimenticano. Sparirà anche lei?

Sul mio cellulare sono memorizzati 9mila numeri di telefono e io ho un solo numero: per la famiglia, per il lavoro e per la politica. Non c’è un solo cittadino al quale non abbia risposto e dato seguito alle sue istanze. E, quando mando messaggi su Wapp, squillano cellulari dal Broletto a Civiglio, a via Cecilio passando per Albate. I cittadini sono in contatto con me per tutto il mandato, non solo in campagna elettorale. Ricordo a tutti che sono la prima forza politica indiscussa da dieci anni e questo non è successo perché ho vinto la lotteria o perché avevo un guru del marketing.

Come far recuperare nel concreto la fiducia ai cittadini che si sentono sempre più distanti dall’amministrazione?

Amministrando bene.

Dica una cosa di cui va orgoglioso degli ultimi cinque anni di opposizione e una che avrebbe voluto fare e non ha fatto.

Avrei voluto aver già costruito l’autosilo ex Stecav e sono invece orgoglioso di ogni volta che ho acceso il microfono a Palazzo Cernezzi. I miei interventi in questi anni non sono stati cinque, ma più di 10mila e nessuno ha mai detto che fossi impreparato.

Dia un voto alle ultime due amministrazioni, guidate rispettivamente da Lucini e Landriscina.

Sei, nel senso di 2 più 4. Lucini era così arrogante da aver ignorato l’Autorità nazionale anticorruzione: fare il sindaco non era il suo lavoro. Landriscina un uomo in balìa dei partiti e il suo errore è lo stesso di Minghetti: pensava di poterli dominare. Per questo corro da solo.

Verde e manutenzione.

Per il verde abbiamo il nuovo bando da organizzare. Per le manutenzioni ricordo che nel 2007 fui il primo a parlare di piccole opere in antitesi alle grandi che aveva in mente Bruni. Non ho cambiato idea.

Ticosa: ha proposto un parcheggio con copertura a pannelli solari e la riqualificazione della Santarella. In quanto tempo?

Per il parcheggio mi aspetto di farlo in due anni. Per la Santarella abbiamo i soldi ed è una priorità totale, sarà la nostra Tate (come a Londra, ndr). Con la Ticosa rinasceranno via Milano alta, San Rocco e tutta la zona di viale Giulio Cesare. I residenti sapranno dove parcheggiare e il commercio esploderà. Finiranno i ghetti.

Lei sarà il sindaco che dovrà inaugurare il lungolago...

Non parteciperò alla inaugurazione, manderò Anzaldo. Quel lungolago mi causa una sofferenza inaudita.

Villa Olmo: ci sono 10 milioni del Pnrr per intervenire sull’edificio. Cinque anni basteranno?

L’Empire State Building è stato costruito in un anno e 45 giorni.

Se vince domenica notte, lunedì cosa farà?

Oggi sono distrutto. Lunedì, sia in caso di vittoria che di sconfitta, prenderò la mia amata bici da corsa e me ne andrò a Menaggio a prendere un caffé. Al ritorno doccia e poi Palazzo Cernezzi, per uscirne nel 2027.

E se invece perde, resterà in consiglio e ci riproverà ancora tra 5 anni?

Se perdo appena tornato da Menaggio, doccia, valigia e per una settima ad Oga in Valtellina, dove sto pagando l’affitto da sei mesi di un monolocale che, per colpa di questa campagna elettorale, ho usato solo due volte. Al ritorno continuerò a fare il mio dovere come ininterrottamente ho fatto con passione, dedizione e senso di responsabilità dal primo giorno in cui ho avuto l’enorme onore di essere un rappresentante del popolo comasco.

Perché i comaschi dovrebbero darle fiducia?

Semplice. Perché non trovo un solo motivo per il quale non dovrebbero darmela. Sono un’enorme opportunità, sta ai comaschi coglierla. Il destino di Como è nelle loro mani.

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