Anche la maturità supera (finalmente) l’emergenza. Si torna al pre Covid

Scuola Le nuove modalità dell’esame decise dal ministero. Peverelli: «Bene la reintroduzione delle prove Invalsi». Filosa: «Interessante la seconda prova dei professionali»

L’esame di maturità torna sostanzialmente al pre Covid. Il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, ha firmato l’ordinanza che definisce le nuove modalità di svolgimento dell’esame. Per la prima volta dopo la pandemia, tutte le prove scritte saranno a carattere nazionale, a eccezione degli istituti professionali di nuovo ordinamento. Per questi, però, è stata introdotta la seconda prova scritta, che verterà non sulle discipline scolastiche ma sulle attività svolte durante la fase di studi. I Pcto (Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento) non saranno più un requisito fondamentale di ammissione all’esame, a differenza delle prove Invalsi, che comunque non concorrono alla valutazione.

Per quanto riguarda l’orale, lo studente dovrà iniziare il proprio discorso da uno spunto scelto dalla commissione (immagine, testo o video). Verranno valorizzati il percorso formativo e di crescita, le competenze, i talenti, la capacità dello studente di elaborare i temi più significativi di ciascuna disciplina. Confermate poi le parti dedicate alle esperienze svolte nell’ambito dell’orientamento e alle competenze di educazione civica.

Superamento della pandemia

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