Anziana cade in casa e muore pochi giorni dopo in ospedale. L’esposto dei familiari: «Era lì per una banale ferita»

Il caso Una donna di 91 anni è stata ricoverata dopo un infortunio in casa. Al Sant’Anna sarebbe poi caduta dal letto rompendosi il femore: «Ci dicano com’è andata»

La Procura di Como, con un atto a firma del pm Giuseppe Rose, ha disposto l’autopsia sul corpo di una signora di 91 anni residente in città, arrivata al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Anna con una ferita al capo successiva a una banale caduta in casa, e deceduta solo pochi giorni dopo – senza aver mai lasciato l’ospedale – per cause che ora dovranno essere spiegate dall’esame autoptico.

Un ricovero in cui non erano mancate problematiche, compresa una caduta dal lettino, mentre l’anziana era al pronto soccorso, che aveva portato alla rottura di un femore e alla necessità di un intervento chirurgico che però non è mai stato effettuato, proprio in seguito a problematiche nate dopo il ricovero. Una vicenda su cui le cose da chiarire e da capire sono ancora molte, come chiesto dalla famiglia della signora nell’esposto presentato in procura e che ha convinto il pm ad aprire un fascicolo.

Dal ricovero alla caduta

Il primo e fondamentale passaggio sarà dunque quello dell’autopsia, per comprendere le cause della tragedia, ma in seguito il lavoro potrebbe riguardare anche la gestione dell’anziana al pronto soccorso, dal momento del suo arrivo alla caduta dal lettino che ha portato alla rottura del femore e al ricovero in Ortopedia.

L’esposto in Procura

«Non facciamo questioni di risarcimenti – precisa subito l’avvocato Antonio Lamarucciola, firmatario dell’esposto in nome e per conto dei figli della anziana deceduta – Quello che vogliamo è che ci siano dette le cause del decesso», e anche la dinamica di quanto avvenuto al pronto soccorso e in Ortopedia. La famiglia ha nominato un proprio consulente che affiancherà il medico legale nel corso dell’autopsia.

Interpellato nella giornata di ieri, anche l’ospedale ha fatto pervenire una propria nota sulla vicenda: «Rinnoviamo innanzitutto cordoglio e vicinanza ai familiari – ha osservato la direzione di Asst Lariana attraverso l’ufficio stampa – Sono state avviate le necessarie verifiche interne e come di consuetudine si garantisce il massimo livello di collaborazione alle autorità inquirenti».

L’accaduto è stato riassunto nell’esposto presentato in procura. Fogli in cui si parlerebbe della scansione temporale dei fatti a partire dalla caduta in casa e dal trasporto al pronto soccorso in ambulanza («La signora salì da sola, stava bene nonostante la caduta», precisa il legale) per medicare la ferita. Al Sant’Anna l’anziana arrivò intorno alle 15.30. E la caduta dal lettino pare sia avvenuta proprio in queste ore con la rottura del femore e il trasporto in Ortopedia per preparare l’intervento.

«I miei assistiti hanno saputo della caduta solo il giorno dopo – precisa l’avvocato – Gli dissero che l’operazione era semplice e che serviva il consenso del figlio in quanto la paziente non voleva firmare». Da questo momento sarebbe però partita una ulteriore serie di eventi che hanno portato alla morte senza aver tempo di procedere con l’intervento chirurgico. Un decesso, quello della signora Raffaella Ambiveri, che risale alla giornata di venerdì scorso dopo che l’ingresso al pronto soccorso era stato nel pomeriggio di lunedì. «I miei clienti avevano sentito l’ospedale alla mattina e nessuno aveva paventato alcun problema urgente o grave». Poi all’ora delle visite della sera, quando il figlio era in attesa di incontrare la madre, la comunicazione del decesso.

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