
Cronaca / Como città
Mercoledì 25 Maggio 2022
Ats, dopo l’attacco hacker si muove il garante della privacy
L’authority ha aperto un fascicolo: «L’agenzia ha l’obbligo di informare le possibili vittime» - Su sollecitazione delle parti lese si può eventualmente sanzionare il mancato rispetto delle norme sulla sicurezza

Il Garante per la privacy si muove sul furto dei dati dell’Ats Insubria. E al momento c’è poco altro da fare perché cancellare nomi, cognomi e informazioni sensibili sul dark web è una battaglia persa.
Il Garante per la protezione dei dati personali, authority presieduta da Pasquale Stanzione , fa sapere che a Roma è stato aperto un fascicolo relativo al furto compiuto da anonimi hacker ai danni dell’agenzia della salute di Como e Varese. Secondo il garante si configura una violazione dei diritti dei cittadini le cui informazioni personali sono state pubblicate dai pirati informatici online. Si tratta solo di un assaggio di tutti i file che gli hacker minacciano di diffondere la settimana prossima se Ats - come ha già anticipato - non pagherà un riscatto.
L’Ats, subito il furto, doveva notificare entro 72 ore alle autorità la violazione e poi comunicare ai soggetti interessati quanto accaduto. Soprattutto se - come abbiamo avuto modo di testimoniare - tra i file messi online ci sono numeri di telefono, indirizzi, codici Iban e documenti di centinaia di cittadini. Ats ha inviato un comunicato stampa e sul proprio sito ha aperto una finestra per dare agli assistiti queste informazioni, che comunque così difficilmente arriveranno a tutti i soggetti colpiti, in gran parte ignari del fatto.
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