Avvicina un’anziana e le strappa il Rolex, la vittima: «Così ho provato a difendermi»

Il fatto Caccia a una giovane donna sulla trentina autrice di una rapina commessa in via Piadeni - «Sedevo in auto in attesa di mio marito. Ha cominciato a parlarmi, poi ha voluto abbracciarmi»

«Ho capito che quella ragazza mi stava prendendo l’orologio, ho sentito aprirsi il gancio mentre mi abbracciava. Ho cercato di tirarmi indietro, di spostare il braccio, ma mi ha bloccata e me lo ha strappato via. Cosa potevo fare? Ho 88 anni io... Lei al massimo trenta».

Malviventi in azione, nella giornata di venerdì, in via Piadeni. La vittima, rapinata del proprio Rolex d’oro che teneva al polso, è una signora che abita in centro e che al momento del colpo era rimasta in macchina da sola ad attendere il marito entrato in un negozio di vernici. Affidiamo proprio a lei, contattata ieri al telefono, il racconto di quello che è avvenuto da questo momento in avanti.

«Ero seduta dal lato del passeggero – ci dice – Una bella ragazza, avrà avuto 30 anni non di più, si è avvicinata e mi ha iniziato a parlare di Maria, una donna rumena che conosco bene». Non si sa ovviamente se la rapinatrice conoscesse effettivamente le amicizie della propria vittima, oppure se abbia cercato piano piano e con abilità di carpire la fiducia della signora. «Abbiamo iniziato a parlare – prosegue l’anziana – Poi ha aperto la portiera dicendo che voleva abbracciarmi. A questo punto ho capito che qualcosa non andava e mi sono tirata indietro, cercando di reagire».

La donna, che avrebbe detto di essere una rumena, non si è però fermata. Anzi. «Mi è venuta addosso – prosegue la signora, lucidissima nonostante l’età avanzata – Ho sentito che il gancio dell’orologio si apriva e per questo ho cercato di tirare indietro il braccio. Ho anche gridato, chiamando mio marito che era dentro un negozio». Nel momento in cui la rapinatrice stava agendo, tuttavia, in via Piadeni non passava nessuno. La signora, dunque, si è trovata a fronteggiare da sola la malvivente che a questo punto l’ha letteralmente bloccata sul sedile della macchina per poi strapparle il Rolex e scappare.

«Non mi ha fatto male, mi ha solo rotto un’unghia – dice ancora la signora – Ho provato ad oppormi, a evitare che mi rubasse l’orologio, ma era molto più giovane e forte. Mi si è buttata addosso, poi mi ha abbassato il braccio con forza e mi ha strappato l’orologio». La ragazza, che è stata descritta dalla vittima in una rumena di circa 30 anni, giovane e bella, è poi scappata facendo perdere le proprie tracce.

Non è la prima volta che avvengono fatti simili in centro città. La tecnica delle rapinatrici è sempre la stessa: quella di instaurare un discorso con gli anziani, cercando di carpire la loro fiducia dicendo di conoscere dei parenti, oppure chiedendo delle informazioni per poi cercare di abbracciare il loro interlocutore come forma di ringraziamento per l’aiuto. L’abbraccio è tuttavia sempre funzionale a toccare la vittima e cercare di strappare l’orologio che porta al polso. La particolarità di quanto avvenuto in via Piadeni è che tutto è successo non con la persona in piedi, ma con la vittima che era chiusa in auto. Ma questo non ha impedito alla malvivente di agire ugualmente.

© RIPRODUZIONE RISERVATA