Caos liste d’attesa? «Guai informatici e c’è posto a Cantù»

Sanità Disservizi nel sistema di prenotazione. Asst Lariana conferma: «Problemi legati al software». Le alternative ci sono ma non si possono prenotare

Tanti utenti e lettori, come pure medici di famiglia, segnalano difficoltà nel prenotare esami e visite attraverso il fascicolo sanitario e il call center regionale, mentre in ospedale si sentono rispondere che non è possibile consultare le future disponibilità. Succede anche al Sant’Anna, per esempio per Tac e risonanze. «Dalla verifica effettuata quest’oggi sono emersi problemi tecnici legati probabilmente ai software aziendali e per i quali sono in corso approfondimenti – spiega l’ex azienda ospedaliera in una nota -. Gli uffici di Asst Lariana “vedono” infatti una serie di appuntamenti resi disponibili per la prenotazione da parte dei cittadini, appuntamenti che però non risultano visibili al call center regionale».

Emergenze e malati gravi

Ci sono secondo l’Asst Lariana appuntamenti liberi al Sant’Anna di San Fermo e al Sant’Antonio Abate di Cantù per la Tac entro l’anno, mentre per le risonanze magnetiche i primi posti disponibili sarebbero a Cantù. Questa offerta però non compare sul portale online e nemmeno risulta agli operatori del call center. «L’ospedale Sant’Anna, ad oggi, può effettuare fino a 400 risonanze al mese – spiega sempre l’Asst Lariana - di questi 400 esami, 176 sono quelli che possono essere resi prenotabili dai cittadini (80 per le priorità urgenti, brevi e differibili e 90 per le priorità classificate come programmabili). La differenza (224 risonanze) comprende tutti quegli esami che devono mensilmente essere assicurati ai pazienti interni, ossia i pazienti ricoverati, in trattamento per patologie oncologiche o neuro degenerative e per i pazienti in lista pre operatoria».

Sul punto dalla Regione spiegano che il Sant’Anna deve dare precedenza alle emergenze e ai malati più gravi, come centro di riferimento del territorio. Dunque è possibile che data la mole della domanda alcune prestazioni vengano saturate subito, già a inizio anno per tutto il 2023. I privati convenzionati dovrebbero in parte sopperire. In effetti per la Tac, fatta una prova con la ricetta, risultano dei posti per esempio al Valduce, niente da fare invece per le risonanze. Comunque in corso d’anno l’offerta viene rafforzata con delle “liste di galleggiamento”, dei nuovi appuntamenti aggiunti da Ats e Asst. Quindi in teoria i cittadini possono cercare di nuovo posto trovando spazio in ragione delle prestazioni nel mentre pubblicati dagli enti sanitari. Di fatto le agende non vengono chiuse, ma le prenotazioni si fermano perché non ci sono più buchi liberi. Per la Regione è comunque importante che i cittadini trovino posto entro i tempi dettati dalle ricette. Spesso non c’è l’urgenza di prenotare e fare l’esame entro pochi giorni, la visita può essere presa anche a distanza di mesi.

Nuove prestazioni

«Per le prestazioni più in crisi le agende si riempiono subito – dice Marco Fini, medico di medicina generale al lavoro a Como – soprattutto dopo la pandemia, a fronte di tanti malati cronici che devono fare i controlli. Ecografie, Tac, risonanze, alcune specialità mediche. Esauriti i posti in corso d’anno vengono aggiunte altre prestazioni. Così si crea un meccanismo tale per cui occorre attendere a fare la prenotazione. Alcuni assistiti si rivolgono ai privati, anche a pagamento per fare prima. Altri accettano di spostarsi fuori provincia. Per gli anziani che vanno a piedi al Valduce o all’ex Sant’Anna e che non sono pratici di computer il problema invece è più grave».

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