Code ovunque: «Ma oggi si riapre». Medico bloccato, lo scortano i vigili

Via per Cernobbio Altra giornata difficile, prima dell’annuncio della fine anticipata dei lavori. La polizia locale interviene per “liberare” una dottoressa: era attesa da un’urgenza in ospedale

Stesse code, ieri come l’altroieri, stesso delirio, ma la buona notizia, arrivata in serata, è che nonostante le fosche previsioni - non solo del tempo - i lavori lungo via per Cernobbio si sono conclusi in anticipo rispetto a quanto preventivato. Già oggi, a metà mattina, dopo che l’asfalto steso ieri nel pomeriggio si sarà sufficientemente consolidato, il senso unico sarà rimosso e la circolazione potrà riprendere normalmente nei due sensi.

L’annuncio lo ha dato in serata l’assessore alla Viabilità Enrico Colombo, mentre tra Ponte Chiasso, Monte Olimpino, Maslianico e Tavernola andava in replica il medesimo delirio del giorno prima, con code chilometriche alimentate dal rientro dei frontalieri, oltre che dal solito viavai dall’autostrada. Sulla situazione generale della viabilità cittadina, dopo giorni di polemiche in qualche caso anche abbastanza feroci, Colombo ha voluto ribadire che non c’erano alternative, e che lavorando di notte sarebbe stato impossibile garantire la sicurezza degli operai (una situazione analoga si era vissuta già mesi or sono, al tempo in cui s’era proceduto alla realizzazione della nuova rotatoria di Villa Olmo).

Da segnalare che l’altro pomeriggio, martedì, in un momento di caos come non s’era visto mai, una dottoressa attesa in sala operatoria a Villa Aprica per un’urgenza, ha lasciato Cernobbio pochi minuti prima delle 17, ignara del caos e convinta di avere tutto l’agio necessario per arrivare in clinica con calma. Tre quarti d’ora più tardi non era neppure a Villa Flori. Ha chiesto aiuto alla polizia locale: «Devo ringraziarli di cuore - ha riferito poi - Senza di loro non sarei mai arrivata». È successo che una pattuglia l’ha raggiunta facendosi largo nel traffico a tutta sirena, l’ha “agganciata” e l’ha scortata in contromano sulla corsia di senso opposto. Un po’ di caos ulteriore, ma la meta è stata raggiunta in pochi minuti.

«Purtroppo la situazione è questa: a parte l’intervento di via Manzoni, tutti i cantieri che abbiamo aperto in questi mesi sono conseguenza della necessità di intervenire nel sottosuolo - ha detto sempre ieri l’assessore Colombo - I cosiddetti “sottoservizi” hanno presentato il conto tutti assieme contemporaneamente».

A completamento della cronaca di giornata - prima dell’annuncio attesissimo della riapertura anticipata - , resta solo da segnalare il bis di quanto già accaduto il giorno precedente. Problemi anche lungo via Bellinzona, che peraltro paga dazio già da mesi, e a prescindere dal cantiere in via Regina. Risalire da Ponte Chiasso - e quindi dal confine - in orario di punta serale è impresa per gente dai nervi saldi.

La rotatoria all’ex “pino” di Monte Olimpino non ha un calibro sufficiente per garantire la facilità di scorrimento necessaria. Stessi problemi in corrispondenza della seconda rotatoria, quella di fronte all’Iperal. Qui, come noto, a creare qualche grattacapo sono anche i tempi semaforici dell’impianto posto all’intersezione con via Castel Carnasino.

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