Como, carta clonata due volte. Viaggi, cene e parcheggi: gli rubano 7mila euro

Il sistema di controllo via sms non funziona. Raggirato un professionista comasco: ecco come

Quasi 7mila euro rubati in un lasso di circa 11 mesi (dallo scorso aprile a oggi) servendosi di una carta di credito clonata, un lento e furbissimo stillicidio consistito nel perfezionare decine di piccoli acquisti, da 20, 30, 50 euro per evitare che l’ignaro titolare se ne accorgesse. In realtà, alla fine, l’ignaro titolare se n’è accorto eccome: era lo scorso agosto, e all’epoca chiese e ottenne di poter attivare tutte le possibili contromisure di sicurezza, a partire dal servizio di comunicazione degli acquisti tramite sms. Non bastò: «Il problema - racconta la vittima del raggiro, un professionista comasco - è che il mio numero di telefono è ancora uno di quelli più vecchi, a sei cifre dopo il prefisso, e a quanto pare il sistema di sicurezza che avrebbe dovuto “avvisarmi” tramite sms di ogni spesa contabilizzata, non funziona con numeri a sei cifre. Così un altro “clonatore, o lo stesso, chissà, poté riprendere a spendere i miei soldi senza che io me ne accorgessi».

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