Contestato il progetto del pontile di Sant’Agostino, ma (per ora) zero cause

Il caso L’ex presidente: «Richiesti danni per 140mila euro e se fossi rimasto avrei fatto mandare gli atti di citazione». Ai problemi iniziali si aggiungono ora i cedimenti di luglio

Due lettere sono state inviate nei mesi scorsi a progettista nonché direttore lavori e al validatore del progetto del pontile di Csu inaugurato nel dicembre scorso con un ritardo di sei mesi rispetto alle previsioni iniziali di 60 giorni e costato circa 375mila euro, ma al momento non risultato avviate formalmente cause legali. È lo stesso ex presidente Renato Acquistapacea chiarirlo: «Ho mandato personalmente una raccomandata al validatore del progetto e una al progettista quantificando in 70mila euro ciascuno i danni. Poi so che erano arrivate le risposte e posso dire che se fossi rimasto in carica io (non è più stato rinnovato dallo scorso 26 giugno, ndr) avrei fatto mandare gli atti di citazione».

L’attacco del sindaco

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Nulla, da quanto si apprende, è stato invece contestato all’azienda che si è aggiudicata l’appalto: «Da nostre verifiche - aggiunge - la responsabilità principale era in capo a progettista e validatore». Non entra invece nel merito di quanto accaduto successivamente e, cioè, con i danni al pontile ancora visibili: «Quando io me ne sono andato il pontile era al suo posto, quanto successo dopo non è di mia competenza». La rottura dei galleggianti e il parziale “affodamento” risalgono a luglio.

Acquistapace interviene dopo le dure parole del sindaco Alessandro Rapinese, in carica dalla fine di giugno, che poche ore fa ha dichiarato: «Quei quasi 400mila euro che i comaschi hanno speso per il molo di Sant’Agostino gridano vendetta. Ho monitorato l’evolversi della situazione fin dal primo giorno, ma la latenza nella gestione delle problematiche ci dice molto. Fossi stato io il direttore di Csu avrei già passato la pratica a un avvocato, ma così non è stato. Mi auguro che venga fatto al più presto e non vedo l’ora che si chiariscano le responsabilità e si risarciscano i comaschi. Ciò non toglie che gestioni di questa natura non devono più ripetersi».

E in merito al direttore della società Angelo Pozzoni, citato dal sindaco, Acquistapace sottolinea: «La responsabilità di promuovere azioni legali è in capo al presidente del Cda, non al direttore». Nel caso specifico Pozzoni è stato responsabile unico del procedimento dei lavori per il nuovo molo di Sant’Agostino. La figura del direttore lavori nonché progettista, era invece esterna alla società comunale.

Nessun chiarimento

La questione, però, è quanto mai delicata poiché due sono le vicende separate in una storia infinita come quella del pontile oggi danneggiato parzialmente dopo essere stato inaugurato (in clamoroso ritardo) alla fine dello scorso mese di dicembre.

Accanto alle contestazioni su quanto realizzato (come detto risulta siano state inviate due lettere, ma per ora nessuna causa legale formale) si profila ora un’ulteriore problema, quello dei danni strutturali.

Dai vertici di Csu ieri, nonostante le richieste, non sono stati forniti chiarimenti su questioni legali, contestazioni avviate e tempi di intervento. Lunedì però avevano messo nero su bianco in merito al pontile “affondato” che Csu «si riserva di avviare azioni di tutela in merito».

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