Coronavirus, il Sant’Anna scoppia
Valduce, letti esauriti e 70 sanitari positivi

Ricoverati a San Fermo 213 pazienti Covid mentre in via Dante i vertici dell’ospedale dichiarano il default: «La struttura è satura» - Sono 450 i pazienti ricoverati negli ospedali lariani per il virus

Siamo a 450 pazienti Covid ricoverati negli ospedali comaschi. Il Sant’Anna è in forte affanno, il Valduce ieri ha fermato l’arrivo della ambulanze, medici e infermieri si dicono stanchi e raccontano di turni triplicati e di tanti colleghi bloccati a casa con i sintomi.

Al Sant’Anna ci sono 213 pazienti Covid di cui 15 in terapia intensiva, al pronto soccorso in attesa di un letto ci sono altri 26 positivi. A Cantù ci sono 19 pazienti nei reparti ordinari e 4 in rianimazione, 21 aspettano in pronto soccorso. A Mariano ci sono 23 casi lievi, uno è a Menaggio. In totale sono 308 pazienti seguiti dall’Asst Lariana.

Medici e infermieri segnalano la pressione nel pronto soccorso che porta a far salire sempre più pazienti, con il rischio che i tamponi prima negativi diventino positivi, con la difficoltà di mantenere i percorsi “puliti” separati da quelli dei casi Covid.

Diversi pazienti gravi passano a fare le lastre ancor prima di avere l’esito, per altro scontato. Anche garantire gli isolamenti non è semplice, ci sono dei limiti logistici, ad esempio le camere doppie. Cardiologia e Oncologia per garantire l’accesso alle cure cruciali sono ormai “barricate”.

I sanitari lamentano l’assenza di molti colleghi, perché sono a casa positivi o con dei sintomi sospetti, molti sono in quarantena in qualità di contatti stretti. Il Valduce con 31 pazienti Covid, uno in terapia intensiva e otto in attesa in pronto soccorso, ieri mattina ha diramato all’Areu e all’Ats la comunicazione di default.

«Sì, siamo pieni – spiega il direttore sanitario Claudio Zanon – non riusciamo più nel breve tempo ad accogliere nuovi pazienti. Non è solo una difficoltà creata dai casi Covid, ma è dovuta soprattutto alla mancanza di personale. Abbiamo 70 sanitari tra infermieri e medici fermi a casa, positivi, sospetti o in quarantena. A giorni - conclude - riusciremo ad assumere un numero comunque ridotto di infermieri neo laureati».

Il Valduce già negli scorsi anni durante il picco dell’influenzale aveva chiuso per qualche giorno le sue porte avendo saturato la disponibilità di letti, la situazione adesso è come ovvio più critica. Ci sono pazienti che restano a lungo sulle barelle, in attesa dell’esito del tampone e di un posto letto. Ci sono infermieri a cui vengono chiesti più turni per supplire all’assenza forzata dei colleghi, compresa la domenica.

Quanto alla situazione delle altre strutture lariane, il Fatebenefratelli di Erba ha 68 ricoverati Covid, 5 sono in intensiva.

Ieri sono arrivati i primi pazienti Covid al Cof di Lanzo, all’ospedale di Gravedona che aveva solo qualche caso isolato i medici descrivono gli accessi sospetti e positivi come crescenti. Villa Aprica per ora continua ad accettare pazienti negativi per liberare letti negli altri ospedali, in particolare il San Gerardo di Monza.

Siamo come detto a 450 malati di Covid ricoverati nei nostri ospedali, la prima settimana di ottobre erano 15.

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