Curatore fallimentare indagato. Ieri l’interrogatorio dal giudice: lui nega ogni contestazione

L’inchiesta Il commercialista Fasana si difende dalle accuse della Procura. Attesa a giorni la decisione sulla richiesta di sospensione cautelare

Convocato a palazzo di giustizia, Giuseppe Fasana, commercialista e storico curatore fallimentare del Tribunale di Como, è arrivato puntualissimo ieri mattina. Accompagnato dal suo avvocato, si è presentato nella sala delle udienze del giudice delle indagini preliminari Carlo Cecchetti, chiamato a decidere sulla richiesta di sospensione cautelare dal ruolo di curatore nei procedimenti del Tribunale. Fasana è finito nel registro degli indagati nell’ambito della gestione della curatela del fallimento della Giovanni Maspero & C srl, la società che nel corso degli anni è riusciti ad accumulare qualcosa come un centinaio di milioni di euro di debiti con l’erario, prima che - finalmente - la giustizia si muovesse con una sentenza di fallimento.

L’indagine

Come già sottolineato nell’articolo pubblicato ieri, con il quale davamo conto di una perquisizione da parte delle fiamme gialle nello studio professionale di Maspero, la Procura in questa fase mantiene un riserbo assoluto sulla vicenda, nonché sulle accuse contestate a carico di Giuseppe Fasana.

Si sa, però, che tra i passaggi sui quali il nucleo di polizia economico finanziaria di Como - i cui accertamenti sono coordinati dal pubblico ministero Antonia Pavan - sta indagando, c’è anche il bando di vendita dei Tigli in Theoria, l’immobile che ospita il ristorante stellato che Maspero aveva deciso di acquistare anni fa. Lo scorso marzo l’immobile era stato venduto all’asta per una cifra di quasi due milioni e mezzo. Un bando complicato anziché no, in considerazione del fatto che parte dell’immobile era di proprietà di altre società scollegate rispetto alla galassia Maspero.

Le presunte irregolarità contestate al curatore fallimentare, sono molto tecniche. Ma, secondo la Procura, sufficientemente gravi da spingere a formalizzare una richiesta di sospensione dello stesso professionista dall’albo dei curatori fallimentari del Tribunale di Como. Per quanto riguarda la vicenda Maspero, peraltro, pare che lo stesso professionista abbia già fatto pervenire al giudice delegato al fallimento - Marco Mancini - la propria rinuncia, proprio alla luce dell’indagine a suo carico.

L’interrogatorio

Nel frattempo, come detto, le fiamme gialle hanno acquisito dall’ufficio in centro storico del commercialista numerosi documenti, nonché i supporti informatici del professionista. Una perquisizione con acquisizione di atti disposta in coincidenza con l’informazione di garanzia legata alla richiesta di sospensione cautelare, unica misura personale che prevede - prima di essere eventualmente presa - l’interrogatorio da parte dell’indagato. Interrogatorio che si è tenuto ieri mattina. A giorni la decisione del giudice.

© RIPRODUZIONE RISERVATA