Doppio furto al Valduce prima e al Sant’Anna poi. Sotto processo un cinquantenne di Albese

L’inchiesta Un difetto di notifica costringe il giudice a rinviare l’udienza di quasi un anno. I presunti colpi risalgono a tre anni fa

In appena due giorni avrebbe compiuto furti sia all’ospedale Valduce in centro città, sia al Sant’Anna. Un doppio colpo che risale al mese di luglio di due anni fa e che questa mattina, in Tribunale a Como, ha portato in aula quello che per la procura è il presunto responsabile. Un processo durato pochissimo, visto che a causa di un difetto di notifica è stato rinviato di ben 10 mesi.

Luca Amato, 52 anni di Albese con Cassano, tornerà in aula nel marzo del 2024. L’imputato è assistito dall’avvocato Roberto Melchiorre, mentre le indagini erano state coordinate dal pubblico ministero Alessandra Bellù. Due i capi di imputazione che vengono contestati al sospettato. Nel primo, in un colpo avvenuto il 10 luglio 2020, il cinquantaduenne si sarebbe introdotto nello studio di una dottoressa del Valduce - all’interno dell’ospedale - impossessandosi del telefono cellulare per poi scappare.

Il giorno dopo invece, l’11 luglio sempre del 2020, ad essere presa di mira sarebbe stata la sala della refertazione della risonanza magnetica dell’ospedale Sant’Anna, dove a sparire nel nulla fu un apparecchio elettronico utilizzato dai medici del nosocomio per dettare i referti.

In entrambe queste azioni, secondo quanto fu ricostruito dalle indagini delle forze dell’ordine, i sospetti ricaddero sul cinquantaduenne di Albese con Cassano che ora, nel marzo del prossimo anno, potrà difendersi dalle accuse che gli vengono rivolte.

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