
Cronaca / Como città
Martedì 19 Luglio 2022
Il cameraman tra i morti di via D’Amelio oggi vive a Como: «Spensi per sempre la telecamera»
Il ricordo Massimiliano Messina, oggi infermiere al Sant’Anna, fu dopo Capaci anche sul luogo dell’attentato a Borsellino: oggi ce lo racconta, con dettagli ancora nitidi nella sua memoria
«In quei giorni giravamo con il cercapersone in tasca. Sapevamo, sapevano tutti, che stava per succedere di nuovo qualcosa. Così, quando quella domenica mi chiamò l’editore dicendo di raggiungerlo subito perché c’era stato un attentato, capii subito».
Massimiliano Messina, siciliano, oggi è infermiere in Medicina al Sant’Anna. Arrivò a Como nel 2000. Di lui abbiamo scritto solo 57 giorni fa in occasione del ricordo per la strage di Capaci dove fu il primo ad arrivare, lui che – all’epoca 25enne - lavorava per una emittente locale, Rete 6, che collaborava con Mediaset. Era un cameraman. Ed ovviamente la chiamata arrivò anche il 19 luglio per via D’Amelio dove un’autobomba aveva appena polverizzato le vite del giudice Paolo Borsellino e della sua scorta, Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.
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