Cronaca / Como città
Domenica 03 Luglio 2022
«Io, fuggita dall’università dell’Insubria. Qui un clima insostenibile»
Università Professoressa associata racconta gli scontri dentro l’ateneo: «Liti e veleni nati per i concorsi del Dipartimento di scienze umane»
«A un certo punto il clima si è fatto insostenibile. E così ho deciso di andarmene, anche se per la mia vita privata si è trattato di un sacrificio enorme». Per la prima volta da quando La Provincia ha acceso i riflettori sull’università dell’Insubria, e in particolare sul Disuit (Dipartimento di scienze umane e innovazione del territorio) di Como (al centro, peraltro, di un’inchiesta della Procura e della Guardia di finanza), una professoressa esce allo scoperto. E racconta: «Sono dovuta fuggire in un’altra università, per poter fare il mio lavoro con serenità». Lei si chiama Micaela Latini , fino a un mese fa o poco più professoressa associata di Cultura tedesca ed estetica all’Insubria, ora in servizio all’università di Ferrara. Una «decisione sofferta» racconta lei, prima di riavvolgere il nastro dell’ultimo anno e mezzo incandescente tra le mura dell’Ateneo comasco e varesino.
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