La città di Como invasa dai monopattini a noleggio. Ma sono tutti abusivi

La denuncia I veicoli elettrici abbandonati fuori dalle stazioni, sul lungolago e nelle zone principali. L’assessore: «Una dozzina già rimossi, non possono stare ovunque. Titolare multato, servizio non autorizzato»

Due all’ingresso della stazione Nord, altri fuori da San Giovanni e ancora tre in piazza Amendola, altri sparsi in diversi punti del lungolago e in viale Geno. Impossibile non notare la comparsa nelle zone turistiche di numerosi monopattini color verde acqua con la scritta nera “hopp”. Alcuni turisti, proprio in viale Geno, sfrecciano sulle due ruote elettriche. E ancora monopattini parcheggiati ai giardini a lago, verso Villa Olmo, in piazza Cacciatori delle Alpi. Sarebbe tutto normale se, come avviene in altre città, il servizio fosse stato autorizzato dal Comune. Ma da Palazzo Cernezzi dicono che così non è. Anzi. L’assessore alle Attività economiche Michele Cappelletti definisce «abusivo» il servizio organizzato in questo modo.

«Una dozzina di mezzi - spiega - sono stati “rimossi” dalla Polizia locale nei giorni scorsi e sono state avviate anche delle verifiche. È stato fatto un controllo sull’attività, risultata aperta senza la necessaria Scia in piazza Amendola da un cittadino islandese che è anche stato convocato e gli è stato spiegato cosa poteva fare e come rispettando le regole». Non solo. Gli sono state elevate alcune contravvenzioni relative all’occupazione di suolo pubblico e all’abbandono di rifiuti (scatoloni e bancali voluminosi utilizzati proprio per i monopattini e lasciati in piazza Amendola) e sono in corso da parte degli uffici comunali le valutazioni sulle sanzioni a carattere pecuniario relative alla mancata presentazione della Scia.

Cappelletti a riguardo chiarisce: «La Scia è stata poi presentata e quindi l’attività di noleggio è regolare, ma i monopattini devono essere presi all’interno dei locali e poi riconsegnati nello stesso posto, quindi in piazza Amendola. Invece stiamo riscontrando che questo non avviene, i mezzi sono ovunque possono essere affittati, tramite App direttamente dove vengono lasciati. Stiamo parlando di un servizio che, in questi termini, non è assolutamente autorizzato e l’amministrazione non ha intenzione di proporlo». Per il bike sharing, ad esempio, il Comune anni fa aveva aperto un bando di gara e selezionato un operatore autorizzato a installare apposite rastrelliere e a svolgere il servizio. Un’attività di noleggio può, ovviamente, proporre anche una bici, ma va presa e riconsegnata nei locali e non lasciata in giro e utilizzabile semplicemente con una App. In pratica non si può occupare il suolo pubblico con un’attività commerciale senza autorizzazione.

Come si muoverà adesso Palazzo Cernezzi? «Appena possibile verranno rimossi anche gli altri mezzi in giro per la città poiché - prosegue Cappelletti - ribadisco che non sono autorizzati. Siamo di fronte anche a un problema di sicurezza oltre che di decoro, visto che i monopattini sono dappertutto e creano problemi sui marciapiedi e dove vengono lasciati da chi li ha utilizzati». E in piazza Amendola? Ieri c’erano tre mezzi parcheggiati in strada e nel negozio che viene indicato - anche dai vicini - come quello in cui ha sede l’attività non ci sono loghi o numeri di telefono sulla vetrina. All’interno dei locali, chiusi, soltanto alcune latte di vernice, una scopa e diverse batterie dei monopattini.

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