La colf pentita si denuncia alla polizia
«Ho rubato un Rolex, ho sbagliato»

Giovane comasca porta via un orologio da 4mila euro da dove fa le pulizie I proprietari pensavano di averlo smarrito. Lei consente di ritrovarlo

I poliziotti in servizio negli uffici di viale Roosevelt, in Questura, se la sono trovata davanti in lacrime, singhiozzante, disperata. Hanno pensato che quella ragazza italiana di Como, di appena 24 anni, potesse essere stata vittima di chissà quale angheria, violenza, molestia. Tutto potevano pensare, gli agenti, tranne quello che poco dopo si sono invece sentiti raccontare dalla giovane: «Ho rubato un Rolex da 4 mila euro, sono stata io e sono pentita, voglio autodenunciarmi».

Insomma, nelle aule dei palazzi di giustizia e anche negli uffici delle forze di polizia, capita spesso – diremmo quotidianamente – di sentir pronunciare l’esatto opposto: «Non c’entro nulla, non sono stato io». Parole che escono prima dalla bocca del sospettato, poi spesso anche da quella dell’avvocato di riferimento. Decisamente più raro è il sentir dire con franchezza «sì, sono stato io». Praticamente introvabili sono infine i casi di persone che bussano di propria spontanea volontà alla porta della polizia per dire, «eccomi, prendetemi, denunciatemi». A maggior ragione se il furto, come in questo caso, risale ad almeno due mesi fa (era novembre) e se i proprietari del Rolex, che pure lo stavano cercando, ancora non avevano fatto denuncia contro ignoti per la sparizione dell’oggetto prezioso.

Il furto e il pentimento

La storia che stiamo raccontando, davvero particolare per la sua anomala dinamica, è avvenuta a Lora. La ragazza, da quanto è stato possibile ricostruire, lavorava come donna delle pulizie in una casa del quartiere cittadino. Mentre era occupata nelle proprie mansioni, si sarebbe trovata di fronte al prezioso Rolex mettendoselo in tasca e facendolo sparire dalla circolazione. Un furto compiuto senza destare sospetti, all’apparenza, visto che non era stata formulata (da novembre ad oggi) alcuna denuncia per la scomparsa dell’orologio.

Il Rolex, nel frattempo, era stato portato da un Compro-oro della città e venduto per la cifra di 3.800 euro, verosimilmente più bassa di quella con cui il gioiello sarebbe stato di nuovo immesso sul mercato. Colpo riuscito, dunque.

Da qui in avanti, tuttavia, è iniziata una storia completamente diversa, che non conosciamo bene, anzi per nulla. E’ quella che racconta del travaglio interiore della ragazza, fino ad oggi incensurata, mai una segnalazione a suo carico, che l’ha portata – due mesi dopo – a suonare alla porta della Questura per autodenunciarsi.

Orologio recuperato

Gli agenti delle volanti si sono messi subito in auto, hanno raggiunto il Compro-oro in questione che era stato indicato dalla ventiquattrenne (negozio che aveva rilasciato regolari certificazioni ed effettuato il bonifico) e hanno sequestrato il Rolex, provento di furto, in attesa di restituirlo alla legittima proprietaria, che è poi risultata essere una donna di 44 anni.

La ragazza invece, dopo essere stata confortata, è stata alla fine denunciata a piede libero e dovrà rispondere del proprio gesto di fronte ad un pubblico ministero. E, crediamo, anche di fronte al Compro-oro che alla fine è stato quello a rimanere con il “cerino in mano” e, soprattutto, 3.800 euro in meno.

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