La fiaccola della pace a Olgiate, Alpini omaggiano il Milite Ignoto

La cerimonia Quest’anno ricorre il 150esimo anniversario dalla fondazione del Corpo. Staffetta delle Penne nere: partenza da Ventimiglia il 6 giugno e arrivo a Trieste il 2 luglio

La staffetta alpina omaggia il Milite Ignoto. Calorosa accoglienza, nel primo pomeriggio di ieri, ai corridori della Brigata alpina Taurinense dell’Esercito impegnati nell’undicesima tratta, la “Cassano d’Adda-Varese-Como-Lecco”, delle 23 tappe che porteranno la fiaccola della memoria a coprire l’intero Arco alpino, con una propaggine sugli Appennini abruzzesi.

I 150 anni delle Penne nere

Evento fortemente simbolico, che lo scorso 6 giugno ha preso le mosse da Ventimiglia e il 2 luglio terminerà a Trieste, per celebrare i 150 anni di fondazione delle truppe alpine.

Ad attendere gli staffettisti, al parco delle Rimembranze, oltre un centinaio di persone: alpini di Olgiate e della zona, il sindaco Simone Moretti con altri amministratori, il luogotenente Moreno Fabris comandante della locale caserma dei Carabinieri, il capitano Salvatore Stella comandante della Compagnia di Olgiate della Guardia di finanza, associazioni d’arma e civili e cittadini. Tanta emozione all’arrivo dei corridori con la fiaccola della pace tra gli applausi e sulle note della Fanfara alpina di Olgiate.

Emozione più grande dell’attesa di due ore dovuta a ritardi accumulati nelle precedenti cerimonie nel Varesotto.

Olgiate, tappa intermedia, straordinaria, tra Varese e Como. «Vi ringraziamo per l’onore che ci avete fatto della vostra presenza e per il vostro passaggio oggi, valorizzato dall’inaugurazione della lapide al Milite Ignoto – ha detto il vice capogruppo degli alpini di Olgiate, Alessandro Fumagalli, nell’accogliere la staffetta – Saluto simbolicamente la fiaccola della pace, gloria dei nostri avi, ma soprattutto proiettata verso un futuro di pace e di democrazia».

Gratitudine ribadita dal sindaco: «Abbiamo ritenuto che fosse la giornata più adatta, oltre a rendere gli onori ai valori alpini di solidarietà, coesione e impegno per tutte le comunità, di scoprite la targa in memoria del Milite Ignoto cui il Consiglio comunale di Olgiate ha insignito la cittadinanza onoraria all’umanità. L’amministrazione comunale vuole rendere omaggio con questa targa a quanti hanno perso la vita durante i conflitti armati del Novecento, lottando per la libertà, la democrazia e il valore della fratellanza che oggi più che mai deve essere rinnovato e promosso».

Valori che si tramandano

Il rappresentante del Reggimento logistico della Taurinense, il tenente colonnello Marco Pastore, ha ringraziato «per la splendida accoglienza che testimonia quanto sia forte il legame tra gli alpini e la cittadinanza.

Questo è merito dell’Associazione nazionale alpini, trade union tra il passato e il presente. I valori si tramandano esclusivamente se li testimoniamo. Siamo impegnati in tantissime attività, il vostro sguardo e la riconoscenza della cittadinanza dovunque andiamo è una delle sensazioni più belle che un militare possa vivere».

In un crescendo di emozioni è stata scoperta la targa in memoria del Milite Ignoto, posata sul monumento ai Caduti, e deposto un omaggio floreale, per mano della madrina Gerardina Bernasconi, per onorare i Caduti.

Fedeli al motto “Onoriamo i morti ricordando i vivi”, sono stati premiati gli alpini olgiatesi che hanno prestato servizio nei centri vaccinali durante la pandemia. «Da Como – ha ricordato Enrico Gaffuri - hanno lavorato negli hub circa 800 alpini, su 7mila iscritti della sezione Ana di Como».

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