La pandemia corre: altri 1.341 contagi
Treni a rischio per le quarantene

Ieri in provincia anche due vittime mentre il numero dei positivi fra i dipendenti Trenord potrebbe mandare in tilt la circolazione regionale

Como

Oltre 1300 nuovi casi. Continua l’impennata dei contagi Covid nel Comasco, sulla scia della diffusione rapidissima della variante Omicron. Dopo il record di martedì - 1541 positivi - anche ieri il bollettino della Regione ha riportato dati a quattro cifre: 1341 casi in più, e altre due vittime in questa infinita conta che ci ha portato a piangere 2366 comaschi.

E il proliferare dei contagi in Lombardia (il tasso di positività è schizzato a 15,5%, la zona gialla si avvicina con grande rapidità) e delle quarantene inizia a minacciare il funzionamento dei servizi. Gli effetti si fanno sentire in uno dei comparti già ad alto tasso di disservizi, quello dei trasporti pubblici.

Se per il momento Asf non soffre - almeno non più del solito - perché il numero delle corse è già stato tagliato a causa della chiusura delle scuole, l’incidenza ormai altissima - siamo a un centinaio di persone - del personale in quarantena obbliga Trenord a riorganizzare il servizio. La previsione - comunicata ieri mattina - è di sopprimere un centinaio di treni nelle prossime settimane, e se finora Como appare esente da tagli la situazione è del tutto fluida e l’azienda invita a consultare sito e app per tenersi aggiornati sulle modifiche alla circolazione.

A ieri pomeriggio i tagli interessavano solo le linee S1 Milano Rogoredo-Seveso e S2 Saronno-Milano-Lodi, ma la logica - spiegano dall’azienda - è quella di tamponare via via le situazioni più sguarnite spostando personale dalle linee meno in sofferenza, quindi non vi sono garanzie, già da questa mattina, per la tenuta del servizio.

«La decisa accelerata della situazione pandemica - si legge nel testo diffuso dalla società - ha impatto anche sugli equipaggi di Trenord, rendendo necessaria la riprogrammazione parziale del servizio ferroviario in Lombardia. In questi giorni, l’azienda registra un centinaio di assenze per positività a Covid-19 o quarantene fra capitreno e macchinisti, in aggiunta alle 50 che mediamente si contano per malattia o permessi».

Le assenze totali rappresentano il 12% dei circa 1300 dipendenti, tra capitreno e macchinisti, che sarebbero necessari in questi giorni per garantire le 1800 corse programmate. Per ammissione della stessa Trenord, per la prima volta dall’inizio della pandemia la diffusione dei contagi sta incidendo fortemente sul servizio: sono circa cento le corse che dovranno essere cancellate nei prossimi giorni.

«La situazione è in progressiva evoluzione; Trenord consiglia ai passeggeri di consultare App e sito trenord.it, su cui vengono anticipate le modifiche al servizio», avvisa l’azienda, ricordando ai passeggeri che «per viaggiare a bordo dei treni del servizio ferroviario regionale è necessario essere muniti di Green pass e indossare mascherine Ffp2».

Occhi puntati quindi sui numeri del contagio. Positivi a parte, si guarda con grande attenzioni ai ricoveri: ieri erano 68 al Sant’Anna più 12 in terapia intensiva, altri quattro in attesa al Pronto soccorso di San Fermo e due a quello di Cantù. In Lombardia sono 191 i ricoverati nelle terapie intensive (due meno del giorno prima), 1.831 negli altri reparti, in crescita di 133. E ieri erano 28 i decessi in regione, per un totale di 35.008 da inizio pandemia.

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