La truffatrice dell’anziana ha soltanto 13 anni. L’hanno mandata a prendere la refurtiva sapendo che non potrà mai essere processata

L’inchiesta La persona che si è presentata a casa della novantenne è poco più di una bambina. Gli adulti mandano lei a riscuotere la refurtiva perché sanno che non rischia alcuna accusa

C’è un retroscena incredibile, che rende ancor più amara la già atroce piaga delle truffe ai danni degli anziani. A riscuotere la refurtiva i truffatori mandano bambini e ragazzini sotto i 14 anni. Per essere certi che, anche qualora saranno presi, non potranno mai essere accusati e condannati.

Ha soltanto 13 anni la giovane bloccata dagli agenti della squadra mobile di Como nella casa di una pensionata di 91 anni, che nei giorni scorsi ha capito di trovarsi al telefono con un gruppo di persone che cercava di truffarla, ma che è stata al loro gioco consentendo così l’intervento della polizia. Carta d’identità tedesca, di fatto domiciliata in Italia (non a caso la madre si è presentata dopo poche ore a “ritirarla” alla parrocchia di don Giusto, a cui la Questura l’aveva temporaneamente affidata), in realtà la giovane è di fatto costretta a fare il braccio operativo dei truffatori. E il blitz della polizia ha permesso di svelare una dinamica allarmante.

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