Lancia una rete metallica sui binari in stazione San Giovanni, deviati i treni: patteggia un anno

Como Protagonista un pakistano accusato anche di lesioni a un agente della polfer

Pomeriggio agitato, quello del 3 maggio, alla stazione di San Giovanni. Un cittadino del Pakistan, Ahmed Junaid, 28 anni, è stato arrestato e processato (ieri mattina) con il rito direttissimo dopo che aveva cercato di mettere in pericolo la sicurezza del trasporto pubblico ferroviario lanciando una recinzione metallica e anche un basamento in cemento sul binario 2. Un gesto sconsiderato che ha reso necessario l’intervento degli agenti della Polfer che oltre a fermate il pakistano, arrestandolo, hanno dovuto anche deviare i convogli in arrivo sugli altri binari disponibili per evitare conseguenze drammatiche.

L’uomo ieri mattina – come detto – è stato processato con il rito direttissimo dopo che la segnalazione era stata girata al pubblico ministero di turno il procura, il dottor Mariano Fadda. Il ventottenne ha quindi scelto di patteggiare la pena, che è stata quantificata in un anno. Tra i capi di accusa messi nero su bianco dalla pubblica accusa prima dell’udienza c’erano anche la resistenza a pubblico ufficiale, le lesioni (dieci giorni) ad uno degli agenti della Polfer intervenuti sui binari e anche il danneggiamento.

Tutto, infatti, nel pomeriggio di mercoledì, era partito dal fatto che il pakistano aveva rivolto la propria rabbia contro le recinzioni di un cantiere nei pressi dei binari 2 e 3 della stazione dello Stato di Como San Giovanni. Poi, non contento, il ventottenne brandendo una transenna l’aveva scaraventata sui binari assieme ad un pesante basamento in cemento che la sosteneva, in tal modo mettendo in grosso pericolo la circolazione ferroviaria. Da qui anche l’accusa di attentato alla sicurezza dei trasporti.

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