L’annuncio di Rapinese su via Napoleona e il suo “pericoloso curvone”: «Voglio un autovelox fisso»

Strade sicure Avviate le procedure per ottenere l’ok. Serve il via libera preliminare da parte della prefettura. L’Acus è contraria: «Difficile rispettare i 50 all’ora»

«Voglio un autovelox in via Napoleona».

Troppo pericoloso per il sindaco Alessandro Rapineseil “curvone” in discesa da cui transitano buona parte dei mezzi che entrano ed escono dalla città. I controlli, che pure ci sono, non bastano. Troppi automobilisti corrono veloce e sovente si verificano incidenti.

«Non è facile, ci vuole del tempo – ha spiegato il primo cittadino - ma stiamo predisponendo le procedure per riuscire ad installare un autovelox».

Come procedere

Ma in alcuni tratti di via Napoleona per gli agenti è impossibile fermare le auto

Gli autovelox mobili, ovvero il telelaser, sono già utilizzati dalla polizia locale in diverse occasioni. Dei rilevatori della velocità fissi, automatici, sarebbero una novità rilevante che però si scontra con alcune verifiche tecniche ancora in corso. Infatti in diversi tratti di via Napoleona è impossibile per gli agenti fermare le auto in corsa in condizioni di sicurezza. Seguendo le istruzioni della direttiva “Minniti”, una legge statale, l’autovelox potrebbe arrivare a seguito di una autorizzazione da parte della Prefettura. Gli uffici di Palazzo Cernezzi hanno comunque ricevuto dalla parte politica, dalla giunta, una chiara volontà. Ora tecnici e dirigenti sono al lavoro per verificare praticabilità e fattibilità.

Dopo l’estate sempre Rapinese, titolare delle deleghe alla Sicurezza e alla Polizia locale, aveva annunciato l’intenzione di installare due rilevatori di velocità «non sanzionatori», ma utili a informare gli automobilisti con dei pannelli luminosi quanti punti della patente avrebbero perso in caso di controlli.

14 mila i veicoli al giorno sulla Napoleona

Ora Rapinese ha riferito questo ulteriore scatto in avanti alla platea del Rotary club Como riunita giovedì sera al Sociale. Qualche presente ha anche criticato l’idea di un autovelox lungo via Napoleona, ma il sindaco ha risposto secco: «Serve, serve».

Via Napoleona è una arteria cruciale della nostra città. I veicoli al giorno in transito sono in media 14mila verso via Pasquale Paoli e 16.500 verso il centro. La velocità media dei mezzi oscilla attorno ai 65 chilometri all’ora quando il limite è a 50. Gli automobilisti che rispettano il codice della strada sono una minoranza, circa uno su dieci stando ai rilevamenti fatti a sostegno dell’ultimo piano del traffico. E c’è chi supera perfino ai 100 all’ora.

«Ma non serva a fare cassa»

«Via Napoleona è obiettivamente pericolosa – commenta Mario Lavatelli, presidente di Acus, l’associazione civica utenti della strada –. Normative alla mano comunque un autovelox fisso può essere installato se sussistono ragionevoli propositi, forti di un parere favorevole della Prefettura. Dunque il Comune deve ottenere prima un benestare, non è un dispositivo immediatamente eseguibile. Occorre riflettere perché si tratta di una strada urbana ad alto scorrimento, con le fermate dei bus, con l’uscita dall’autosilo e senza le corsie di emergenza per le ambulanze». A tal proposito Acus avanza dei dubbi. «Anche a fronte di una idonea cartellonistica andare in discesa a 50 all’ora non è facile, bisogna spesso frenare – dice Lavatelli – pochi automobilisti rispettano i limiti e il rischio, con un autovelox, è quello di fare cassa. Ovvero di multare molti ignari guidatori che vanno non forte, ma anche solo a 60 all’ora». Acus aveva proposto altri interventi di mitigazione della velocità, come un’isola centrale per separare le corsie.

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