L’ex assessore comunale vittima della ’ndrangheta scrisse una lettera alla mamma del suo aguzzino: «Basta o lo denuncio»

Lomazzo Il racconto di Domenico Ficarra, detto “Corona”, durante il processo per ’ndrangheta: «Era firmata da Pravisano, ma l’aveva scritta un mio parente». All’ex assessore era stato sottratto oltre un milione di euro

L’ex assessore comunale vittima della ’ndrangheta scrisse una lettera alla mamma del suo aguzzino: «Basta o lo denuncio»
Le rivelazioni in aula durante un’udienza che si è svolta a Palazzo di Giustizia

La mamma è sempre la mamma. Anche quando si parla di malavita organizzata di stampo calabrese. Si è toccato anche questo argomento, seppur in modo marginale, nell’udienza che si è tenuta in tribunale a Como con al centro dell’attenzione le infiltrazioni della ’ndrangheta nella nostra provincia, con storie di estorsione, droga, minacce per vessare imprenditori, artigiani e chiunque potesse fornire anche un minimo spunto di interesse per la criminalità.

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