Lo trovano riverso in via Napoleona
Era morto da giorni, nessuno sa chi sia

Mistero a Como La scoperta si deve a un ragazzino di 16 anni che era di passaggio in bicicletta. La Procura dispone l’autopsia. Il sospetto è che si tratti di un uomo senza fissa dimora

Stava pedalando in sella alla sua bicicletta, salendo da una rampa cha porta ad un piccolo spiazzo protetto da un muretto. All’improvviso - nei pressi di un ex locale da ballo lungo via Napoleona, poche decine di metri dopo il curvone - ha notato per terra una sagoma strana. Si è avvicinato, cercando di intuire di cosa si trattasse. Un ragazzo minorenne di Como, di appena 16 anni, si è così trovato di fronte ad un corpo senza vita che era già in avanzato stato di decomposizione e che si trovava in quel punto verosimilmente già da diverso tempo.

Ennesimo dramma della solitudine nel pomeriggio di domenica, poco prima delle 18, lungo la trafficata arteria che congiunge Camerlata al centro città.

Le prime indagini

L’allarme è stato lanciato subito dopo e sul posto sono arrivate le volanti della polizia e anche il 118 con una ambulanza della Croce Azzurra e con un’automedica, sanitari che tuttavia hanno potuto solo constatare ciò che era avvenuto già da un po’ di tempo, ovvero il decesso di quel corpo che ora dovrà essere identificato. Il sedicenne, accompagnato dalla madre, è stato sentito dagli agenti di polizia. La segnalazione del ritrovamento è già stata girata al pubblico ministero di turno in procura,Michele Pecoraro.

Il magistrato ha affidato l’incarico per l’autopsia che verrà eseguita nelle prossime ore dall’anatomopatologo Giovanni Scola.

La necessità del pubblico ministero non è solo quella di capire – se possibile – le cause che hanno portato al decesso e da quanto tempo il corpo fosse in quel punto della Napoleona, nascosto al passaggio delle auto che scorrono accanto, ma anche quella di risalire all’identità della vittima.

Al momento non ci sarebbero elementi che possano far pensare ad una morte violenza. Possibile che possa essersi trattato di un malore di un uomo, verosimilmente un senza fissa dimora, che viveva in quel punto a pochi passi dalla città, nascosto da tutti e ai margini dell’ex locale da ballo collocato subito dopo il curvone.

Tanto nascosto che solo la scoperta casuale di un ragazzino ha levato il velo da questa ennesima storia di solitudine maturata a pochi passi dal centro. La conferma sull’identità della vittima, come detto in precedenza, tuttavia manca. E per questo si rileveranno le impronte digitali – ammesso che i polpastrelli siano ancora integri - per cercare ulteriori riscontri. Accanto al corpo gli uomini delle volanti della polizia hanno trovato dei documenti riconducibili ad uno svizzero di 66 anni.

Un senza fissa dimora?

C’erano anche delle valigie, probabilmente gli averi della vittima, e pure un monopattino elettrico che era evidentemente il suo mezzo di trasporto. Una serie di elementi che ora attendono una risposta e una indicazione ulteriore che potrà arrivare solo dall’autopsia il cui incarico dovrebbe essere affidato nella giornata di domani. L’ipotesi al momento più plausibile rimane quella che il corpo possa essere di un senza fissa dimora che in quel punto trascorreva le proprie notti, per poi scendere in centro usando il monopattino.

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