Luna park, la chiusura è previsa per domani sera ma è scontro sulla proroga. No del Comune: «Norme chiare»

La polemica La Cisl: «Ventimila accessi, penalizzato il lavoro di 60 attività». FdI attacca: «Un calcione alle famiglie». Cappelletti: «Applichiamo le regole»

Uno scontro all’ombra delle luci del luna park di Muggiò che dovranno spegnersi domani sera. Il Comune ha infatti negato agli organizzatori la proroga di una settimana e, quindi, autoscontri e giochi resteranno operativi solo per le prossime 24 ore. Intanto, però, è esplosa la polemica.

Le proteste

La Cisl ha già protestato parlando di «avversità verso il luna park che ci lascia sconcertati». Il segretario generale Snisv Felsa Cisl Vincenzo La Scala ha usato parole dure, dicendo anche che quest’anno le presenze hanno superato quota 20mila dallo scorso 24 marzo: «Siamo presenti da quasi cento anni a Como nel periodo pasquale, e dal 1974, in quella stessa area specifica riteniamo questa decisione una negazione del nostro diritto al lavoro. Chiediamo all’amministrazione di rispettare questa bella tradizione ed, eventualmente di adoperarsi per cercare insieme soluzioni in aree diverse».

E il coordinatore territoriale Felsa Cisl dei Laghi Alberto Trevisan ha chiarito che «l’apertura del luna park coincide con il sostentamento di oltre 60 famiglie». Sulla mancata proroga ieri il gruppo di Fratelli d’Italia Como è intervenuto contro l’amministrazione comunale: «Dal sindaco - scrivono gli esponenti del partito di Meloni - un bel calcione alle famiglie che lavorano al luna park. Perché non concedere una breve proroga? Perché intestardirsi, dopo due anni di pandemia, che, tra le varie categorie, ha colpito parecchio quella dello spettacolo viaggiante?». Poi la conclusione sarcastica: «Viene quasi da pensare che la colpa sia degli operatori che non hanno installato un’attrazione dedicata esclusivamente al primo cittadino».

A chiarire i motivi del no alla proroga delle attrazioni per un’altra settimana è l’assessore a Commercio e Attività produttive Michele Cappelletti: «Stiamo semplicemente seguendo il regolamento comunale. Per l’esattezza l’articolo 20». Nel dettaglio Cappelletti si riferisce al “Regolamento comunale per la concessione di aree pubbliche destinate ai circhi e alle altre attività dello spettacolo viaggiante” approvato nel 2016. E l’articolo 20 al comma 3 prevede testualmente che «la permanenza del luna park può essere prorogata, su richiesta della Commissione di cui all’articolo 22, fino al massimo di una settimana, qualora periodi prolungati di maltempo o altre cause di forza maggiore abbiano influito negativamente sul suo regolare svolgimento».

«Maltempo e forza maggiore»

L’assessore aggiunge: «Si parla espressamente di periodi prolungati di maltempo o altre cause di forza maggiore. Se hanno avuto 20mila presenze mi sembra che non ce ne siano state. Se si fanno i regolamenti e non si applicano è inutile, non c’erano le condizioni per la proroga, questo è il motivo del no. Le norme sono chiare».

Tra le contestazioni degli operatori c’è anche la recente decisione della giunta di ridurre sensibilmente l’area a disposizione del luna park dall’anno prossimo passando da 25mila a 5mila mq.

© RIPRODUZIONE RISERVATA