Mancano autisti per i bus: «Asf, assenze raddoppiate rispetto al pre Covid»

Trasporti Il direttore Guido Carraro in Comune: «Tantissimi congedi, maternità e permessi di studio». Il presidente Martinelli: «Ma il servizio è regolare»

Non solo poco personale, anche troppe assenze per malattie e permessi. E comunque secondo Asf salta solo l’1% delle corse. A fronte delle ricorrenti lamentele dei cittadini, vista la recente convocazione del Comune per prepararsi alla stagione turistica, ieri i vertici di Asf sono stati sentiti dalla seconda commissione consiliare di Palazzo Cernezzi. Il principale problema dell’azienda come noto è la mancanza di autisti, Asf non riesce ad assumere nuovo personale nonostante i tanti concorsi banditi.

«Nella nostra città il caro vita e il costo degli affitti scoraggiano l’arrivo di lavoratori»

«Mancano gli autisti con tutti i requisiti - ha detto Bruno Carraro, direttore di esercizio – è un problema che investe non solo Como, ma l’Italia e l’Europa. La professione non è attrattiva. Nella nostra città il caro vita e il costo degli affitti scoraggiano l’arrivo di lavoratori. In più dobbiamo fare i conti con la concorrenza Svizzera. Nonostante gli enormi sforzi fatichiamo a pareggiare il conto con i pensionamenti».

Asf ha appena pubblicato un bando aperto tutto l’anno per assumere 60 autisti. «Prima aprivamo finestre limitate nel tempo per pochi autisti da assumere secondo il bisogno – ha detto ancora Carraro – adesso abbiamo allargato i termini per essere più rapidi nella ricerca del personale. Comunque da inizio anno abbiamo assunto otto dipendenti, detto che in sei sono usciti. Ma il problema più grande sono le assenze, cresciute più del doppio rispetto al 2019. Tanti autisti avvisano, anche all’ultimo, che mancheranno per assistere parenti malati, presentano permessi studio, invocano gravi situazioni familiari. E oggi non abbiamo pronti all’occorrenza altri autisti da far partire». La mancanza di autisti, sempre secondo il direttore d’esercizio, non ha tuttavia grandi conseguenze sul servizio di trasporto pubblico. «Nemmeno l’1% delle corse salta - ha riferito Carraro - nei periodi più difficili della pandemia siamo arrivati al massimo al 2%».

«Gli ultimi dati in nostro possesso descrivono il servizio come regolare – ha spiegato Guido Martinelli, presidente di Asf – per noi l’ostacolo è l’inizio dell’anno scolastico. Abbiamo bisogno di un periodo di assestamento, con la difficoltà di coordinare i vari istituti che hanno orari differenti. Durante il Covid grazie alle autorità governative c’era una migliore organizzazione con il sistema scolastico di Como e provincia».

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