«Mio padre scomparso dal Sant’Anna. Nessuno ce l’ha detto: lo abbiamo trovato a Muggiò ore dopo»

La denuncia Comasco racconta: «Al pronto soccorso con deficit cognitivi, è stato dimesso senza che nessuno ci informasse». In sala d’attesa la moglie: «Non l’hanno avvisata». L’uomo ha percorso a piedi 5 chilometri

Un uomo di 61 anni con deficit cognitivi dovuti a una grave malattia, è scomparso dal pronto soccorso dell’ospedale Sant’Anna. Ed è stato ritrovato dai famigliari solo un paio di ore dopo, mentre passeggiava per le vie di Muggiò. In sintesi è questa la denuncia che Matteo Stalla, comasco, ha fatto ieri a La Provincia (oltre che al suo avvocato). Protagonista, suo malgrado, di una vicenda sulla quale l’Asst Lariana ha avviato un’indagine interna, è un uomo di 61 anni, malato, con una lunga storia di epilessia e un presente con una situazione di decadimento neurologico.

Il racconto

«Mio padre Antonio questa mattina (ieri ndr) si è sentito male mentre era a casa - ricostruisce il figlio - Abbiamo chiamato il 118 alle 10.40 e in ambulanza è stato portato al Sant’Anna, in pronto soccorso». Dove arrivano anche i famigliari, in particolare la moglie del signor Antonio, Maria Buono.

«Mia madre - prosegue il racconto il figlio - ha chiesto di poter entrare in pronto soccorso con mio papà, spiegando i problemi soprattutto neurologici che aveva. ma le è stato risposto che per via del Covid non poteva entrare e doveva restare in sala s’aspetto». Un’attesa particolarmente lunga: «Attorno alle quattro del pomeriggio mia madre, non avendo informazioni, ha chiesto di poter entrare a portare una bottiglietta d’acqua al marito, ma le è stato risposto di no. Il problema è che già mio padre non era più in pronto soccorso, a quell’ora. Fatto sta che mia mamma è stata informata soltanto alle sei del pomeriggio».

Una notizia che ha, comprensibilmente, lasciato attoniti i famigliari: «Lo ammetto, ho dato in escandescenza. Tanto che sono arrivati pure i carabinieri. Ma ero preoccupatissimo per mio padre» spiega ancora Matteo Stalla. Fortuna vuole che, a dispetto dei problemi di tipo neurologico, l’uomo aveva imboccato la via per tornare nella zona di casa. E che il cognato lo ha trovato, sano e salvo, a Muggiò. Ha percorso ben 5 chilometri a piedi, una volta uscito dall’ospedale.

«Da quello che abbiamo capito già alle tre del pomeriggio era sparito. Quando lo abbiamo riportato in ospedale, ci hanno riferito che sarebbe stato regolarmente dimesso. Ma com’è possibile dimettere una persona che chiaramente ha dei problemi senza neppure pensare di avvisare la moglie, lasciata per ore in sala d’attesa senza alcuna notizia?».

Avviata indagine interna

Rientrato in pronto soccorso nel tardo pomeriggio di ieri, il signor Antonio Stalla è stato sottoposto a una serie di ulteriori accertamenti medici: «Se davvero andava tutto bene al punto da dimetterlo, come ci hanno detto, perché fargli ulteriori esami?» si chiede ancora il figlio. «Chiediamo di conoscere la verità, perché ritengo non possa accadere una cosa simile nella sanità pubblica e nel più importante ospedale di Como».

I vertici di Asst Lariana, per voce dell’ufficio stampa, in serata ha annunciato l’apertura di un’indagine interna: «Avvieremo una puntuale verifica interna rispetto all’accaduto - spiega Asst Lariana - Allo stesso tempo invitiamo i familiari a contattare il nostro Ufficio Relazioni con il Pubblico per approfondire con loro quanto riferito».

© RIPRODUZIONE RISERVATA