Nidi e multe, tutti contro il sindaco

Comune Pesanti critiche sul nuovo regolamento che prevede sanzioni per chi ritira in ritardo i figli all’asilo. Nessi: «Il problema non esiste». Lissi: «Volete una città nemica delle famiglie?». Duro anche il centrodestra

Sui nidi è scontro: tutti contro il sindaco Alessandro Rapinese.

Come noto l’amministrazione comunale vuole modificare il regolamento per i servizi per l’infanzia, gli asili nido, l’argomento ieri sera è approdato in aula. In apertura l’assessore Nicoletta Roperto ha spiegato che «occorre rinnovare il regolamento, non più rispondente, dando priorità ai residenti in città e ai genitori lavoratori e venendo meglio incontro alle esigenze delle famiglie».

Però una delle novità che più ha fatto discutere è la multa da 50 euro che scatta per le famiglie che fanno quattro ritardi, in entrata o in uscita, nell’arco di un mese. Per la maggioranza è un fatto di rispetto, per le minoranze invece è «una vessazione».

L’attacco

Dura la capogruppo del Pd Patrizia Lissi. «Vogliamo una città per famiglie o una città dalla quale le famiglie scappano? – ha detto Lissi – Non avete fornito i dati sui ritardi in corso d’anno e non avete fatto chiarezza sulla chiusura dei nidi estivi». Il consigliere dem Stefano Legnani, consegnati insieme a Svolta Civica 14 emendamenti, ha fatto notare che le aperture estive sono scomparse dal regolamento. «Vogliono fare saltare i nidi a luglio», ha riferito Legnani. Il capogruppo di Svolta Civica Vittorio Nessi sulle multe ha chiesto la possibilità per le famiglie di presentare una giustificazione: «Serve davvero una scelta così muscolare? - ha domandato Nessi – mi sarei aspettato che l’assessore fornisse dei dati puntuali, ma evidentemente non esistono. Il vecchio testo ha un meccanismo di buon senso, gli asili possono dire alle famiglie ritardatarie di organizzarsi diversamente il giorno dopo. Così si instaura un clima di allarme per un problema che non c’è. Non parliamo mica di impiegati di banca». Ecco altre domande del capogruppo di Svolta Civica.«Si mette la maestra a fare la sanzione? Sicuri di voler dare la multa a chi non ha neanche gli occhi per piangere?».

Dal centrodestra

Il gruppo di Fratelli d’Italia con un primo emendamento ha di fatto chiesto di togliere la famosa sanzione. «E se così non fosse con altri quattro emendamenti chiediamo il taglio della multa a 30 euro – così il capogruppo Lorenzo Cantaluppi- con esenzioni sotto ai 27mila di Isee e in caso di disabilità. Vogliamo anche maggiori tutele per chi ha anziani e malati a casa».

«Una multa da 50 euro è un bel peso per una famiglia – ha detto il consigliere di Fdi Antonio Tufano– non ha senso multare lavoratori magari in mezzo al traffico. Basta multe contro famiglie e cittadini, serve un minimo di tolleranza». Contraria Elena Negretti, ex assessore e oggi capogruppo della Lega. Del resto sul caso è intervenuto criticamente anche il ministro e il leader del Carroccio Matteo Salvini che ha bollato la novità come «una sciocchezza». La maggioranza però ha tutte le intenzioni di fare quadrato sul tema.

Infine una curiosità: da ieri sera è in funzione un nuovo sistema per la diretta streaming dei lavori dell’aula, più funzionale (l’indirizzo adesso è: como.consiglicloud.it).

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