Non più solo un letto e un piatto caldo per chi non ha nulla: ora l’Ozanam è davvero “casa”

La storia Dalla parte degli ultimi: la Piccola Casa Federico Ozanam, associazione nata nel 2015, protegge le persone senza fissa dimora anche di giorno con appartamenti destinati all’housing sociale

Non più soltanto un letto, un piatto caldo, un tetto. La Piccola Casa Federico Ozanam taglia in questi giorni il traguardo di un percorso avviato nel 2015, quando l’associazione tentò per la prima volta, e con successo, di incrementare il proprio impegno a favore della gente di strada, aggiungendo all’ospitalità serale i servizi di uno spazio diurno.

Si trattava, e si tratta tuttora, di sostenere soggetti in condizioni di forte precarietà economica, fisica, psichica, impossibilitati, senza un aiuto, ad affrontare un percorso inclusivo e riabilitativo.

Otto anni fa Ozanam cominciò a sostenerli e a “proteggerli” anche durante il giorno, lungo un percorso di cui quest’ultimo progetto - “denominato “Vitanova” - rappresenta la terza tappa. Oggi l’obiettivo è quello di realizzare appartamenti destinati all’housing sociale in modo che chi ha vissuto per anni senza un tetto sulla testa, possa riacquistare la propria autonomia e la propria capacità di gestirsi, condizione necessarie per il definitivo ritorno alla normalità in una abitazione completamente autonoma. Al momento sono due gli appartamenti che, già da metà febbraio, accolgono in via Leoni un totale di cinque ospiti: «Non sono del tutto soli - precisa il presidente dell’Ozanam Enrico Fossati - I nostri educatori li affiancano lungo questo loro cammino per rafforzarne le capacità personali di ripresa. Diciamo che si tratta di un progetto che offre una prospettiva intermedia, ma che rappresenta comunque un passaggio importante sul percorso che dovrebbe condurre a una autonomia completa». I cinque ospiti dei due appartamenti sono stati individuati da una équipe multidisciplinare di educatori che li hanno ritenuti pronti per questo delicato passaggio della loro nuova vita. Gli ospiti versano un piccolo contributo economico che ha lo scopo di favorire una presa di coscienza e di responsabilità nella gestione delle spese quotidiane.

Gli appartamenti di “Vitanova” sono inseriti nel contesto del condominio sociale “La Nostra Casa”, nato nel 1997 sempre in via Leoni, per accogliere signore anziane prive di una rete familiare.

«Piccoli appartamenti in condivisione, pensati e realizzati con cura ed attenzione partendo dai bisogni dei nostri ospiti - dichiara ancora Enrico Fossati - Un atto di amore che può davvero cambiare la vita di una persona, accompagnandola in un percorso graduale di crescita individuale per affrontare un cammino di vita autonomo».

La Piccola Casa Federico Ozanam fu fondata nel 1932. La sua prima e storica sede fu quella di via Napoleona, un ex segheria che negli anni a venire avrebbe dato asilo a centinaia di senzatetto. Oggi la Casa Ozanam ha sede in via Cosenz.

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