Nozze celebrate in hotel: il Comune di Como dice sì

La novità In fase di predisposizione una delibera per consentire matrimoni in location private come alberghi e ville. Al Comune 1.500 euro. Il sindaco: «Approvare tutto entro agosto in modo da essere pronti per la prossima stagione»

Per Como potrebbe essere una svolta, di sicuro una novità attesa dagli albergatori e non solo che ricevono periodicamente richieste non solo per ospitare i ricevimenti di nozze, ma anche la cerimonia vera e propria (autentica, non quelle simboliche che prevedono però il matrimonio nel Paese di residenza o in Comune).

L’intenzione dell’amministrazione guidata dal sindaco Alessandro Rapinese è quella di arrivare, come spiega il primo cittadino, «entro il mese di agosto a definire regolamento e location, in tempo utile per la pianificazione delle cerimonie della prossima stagione». I calendari e la scelta della location oltre che di tutti gli aspetti dell’evento vengono infatti definiti con lungo anticipo, visto che in molti casi si tratta di stranieri che devono quindi predisporre anche l’arrivo e l’alloggio degli invitati oltre ai trasporti.

Coinvolgimento degli alberghi

Di fatto Palazzo Cernezzi punta ad aprire una manifestazione d’interesse tra gli alberghi e le ville del capoluogo per capire quanti, potenzialmente, possono essere interessati e anche in base ai numeri valuterà dettagliatamente come formulare la delibera di giunta che dovrà contenere gli aspetti esecutivi. La cifra che verrà chiesta per la celebrazione (sarà probabilmente compresa tra i 1500 e i 2000 euro) che andranno tutti a Palazzo Cernezzi ed eventualmente la tipologia di strutture che potranno essere abilitate ad ospitare la celebrazione di un matrimonio. «In linea di principio non vorrei mettere clausole - spiega il sindaco - ma ovviamente il tutto dipenderà anche dalle richieste e dai numeri.

Al Comune dovranno essere dati sessanta giorni di preavviso in modo tale da potersi organizzare e credo che sia un modo per “trattenere” più economia possibile nel Comune di Como. Speriamo in questo modo di andare incontro agli albergatori per incrementare gli affari. A guadagnare sarà anche il Comune e, quindi, vinciamo tutti».

Oggi Comune e Villa Olmo

Attualmente i matrimoni civili si svolgono presso la sala consiliare o la sala giunta di Palazzo Cernezzi, sede del Comune di Como e sono celebrati dal sindaco o dall’Ufficiale di Stato Civile e non viene richiesto alcun compenso.Gli sposi a loro discrezione possono, a loro spese, far addobbare con fiori la sala prescelta.

Discorso diverso, invece, per Villa Olmo. Lì, come viene precisato sul sito del Comune, «è possibile celebrare il matrimonio civile presso la Sala Ovale e/o il Tempietto nel parco (solo dal primo aprile al 30 ottobre) da lunedì a sabato solo al mattino, previo pagamento della somma di 500 euro». Villa Olmo, tra l’altro, come già accaduto in passato, può essere affittata anche integralmente o singole sale ovviamente con un tariffario dedicato. La celebrazione delle nozze, però, avviene (se in forma ufficiale) nella sala ovale o nel Tempietto dell’amore.

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