Paratie, iniziate le verifiche sui palazzi
Da luglio in arrivo i primi operai

Tecnici del gruppo vincitore stanno fotografando, stanza per stanza, alberghi ed edifici del lungolago - Due settimane di test, poi le relazioni. In corso anche controlli sui fondali

Non sono passati inosservati i tecnici presenti ieri mattina sul lungolago sul cantiere delle paratie.

Sono state avviate due azioni diverse: da un lato una serie di controlli sul fondale e, dall’altro, quelli annunciati sullo stato di consistenza dei palazzi. In pratica gli ingegneri del gruppo che si è aggiudicato l’appalto (Rossi Renzo Costruzioni, Cgx Ranzato e la comasca Engeco), in contraddittorio con i professionisti incaricati dai proprietari degli stabili, analizzano, stanza per stanza, la situazione attuale dei locali. Fotografie, video e rilievi a cui si aggiungerà, nei prossimi giorni, anche un drone per le facciate esterne.

I primi rilievi sono già stati effettuati al Ceccato e al Palace e si procederà, nell’arco delle prossime due settimane, su tutta la fascia. Al termine verrà stilata una relazione che verrà depositata a Milano a Aria Spa (la società regionale che ha sostituito Infrastrutture Lombarde e che sta facendo da stazione appaltante e che seguirà l’andamento del cantiere). In estrema sintesi il punto di partenza, indispensabile, per poter avviare il cantiere e per avere tutta la documentazione in caso di danni o futuri contenziosi che dovessero sorgere tra i privati e le aziende che eseguiranno i lavori.

Confermata la consegna delle aree all’inizio di luglio e, quindi, l’arrivo dei primi operai sul cantiere che andrà avanti fino all’estate del 2022 a cui seguiranno altri nove mesi per l’adeguamento antisismico della vasca B.

I lavori, bloccati dal dicembre del 2012 e mai più ripresi, inizieranno dal secondo lotto rimasto a metà e, nel dettaglio, nel punto di fronte al Palace con le opere di fondazione e poi con la realizzazione della vasca A. Il responsabile del cantiere aveva stimato che l’intervento richiederà di arrivare a novembre e che, a seguire, si procederà con la conclusione del lotto per poi spostarsi in piazza Cavour, unica zona a non essere stata toccata in passato dai lavori poi bloccati.

Le tempistiche parlano di tre anni complessivi di lavori, ma come detto, dopo 21 mesi le opere saranno complete tranne la sistemazione della vasca verso i giardini. Con la partenza effettiva delle lavorazioni si avranno delle certezze in più.

La linea indicata dalla Regione, ad ogni modo, è quella di mantenere sempre aperti i passaggi pedonali in modo da avere il minimo impatto sulla città. La maggior parte dei materiali, circa l’80% del totale, arriveranno via lago attraverso una chiatta che farà la spola con l’area di Tavernola messa a disposizione dal Comune dopo una serie di problemi che avevano portato a un duro scontro frontale tra i due Enti a livello politico. Per il resto sarà cruciale, come area di stoccaggio, la sede di Appiano Gentile della Engeco dove resterà buona parte del materiale fino al trasporto sul cantiere.

Il contratto era stato firmato il 12 maggio scorso a Milano: 12,6 milioni, di cui 402.160 euro per oneri di sicurezza. Soldi pubblici che si vanno ad aggiungere ai diversi milioni già spesi per ritrovarsi senza nemmeno aver concluso l’opera.

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