Politeama, da oggi è del Comune. Dubbi sul futuro e servono 15 milioni

Il cineteatro L’atto davanti al notaio sancisce il passaggio di proprietà dello stabile in centro. Ma ancora incertezza sul progetto, a breve il tavolo degli esperti consegnerà la sua relazione

Le chiavi del Politeama in mano al Comune, ora però servono 15 milioni di euro per immaginare il futuro del cineteatro. E le idee per ora non sono troppo chiare. Come già annunciato gli altri enti pubblici interessati all’edificio di via Gallio non hanno fatto valere il loro diritto di prelazione. Scaduti a inizio maggio i termini per l’acquisto dell’immobile, oggi dal notaio il Comune si appresta ad entrare formalmente in possesso dello stabile.

Sistemare il tetto

L’atto d’acquisto era stato firmato dal sindaco Alessandro Rapinese il 28 febbraio. Chiuso l’iter burocratico ora Palazzo Cernezzi può disporre del bene, comprato all’asta lo scorso 30 novembre per 1,2 milioni di euro (ma l’82% delle quote del Politeama erano già nelle casse del Comune). A parte la somma piuttosto contenuta che l’amministrazione cittadina ha deciso di mettere nella busta dell’offerta (forte del voto unanime del consiglio comunale), ora parte il vero lavoro per dare un futuro al Politeama e non lasciarlo cadere a pezzi.

La priorità è sistemare il tetto, ci sono gravi infiltrazioni che minano la stabilità dell’edificio. L’intervento era stato quantificato in non meno di 450mila euro. Il Politeama avrebbe bisogno anche della riqualificazione delle facciate, anche per evitare dei distacchi. E questo solo per quanto riguarda l’involucro, perché dentro è tutto quanto da rifare.

Dopo 15 anni di mancate manutenzioni, se non per pochi rappezzi, il cineteatro chiuso dal 2005 non è certo in ottime condizioni. Le prime stime, per una riqualificazione per così dire di base, calcolavano circa 8 milioni di euro di investimenti, poi saliti dopo la pandemia a dieci milioni di euro.

Il tavolo che negli ultimi anni ha lavorato sul tema del Politeama, riuniti esperti, enti e associazioni culturali, si appresta a giorni a consegnare al Comune una relazione finale. L’incontro si terrà nella sede dell’Ordine degli architetti, altro attore che potrebbe dare suggerimenti utili. La somma per il restauro del Politeama scritta nel dossier si avvicina oggi ai 15 milioni di euro.

Settecento posti

Certo dipende tutto da cosa la città intende fare del Politeama. Un grande spazio polifunzionale, con una porzione adibita ad alloggi, una parte commerciale, un bar ristorante oltre al teatro, il vero cuore dell’edificio. In origine questa sala contava 1.200 posti a sedere, stante le nuove normative, aggiornati parapetti e palco, l’ipotesi è ricavare al massimo 700 sedute. Il bene resta vincolato ad una destinazione culturale.

Il sindaco Rapinese ha detto che «fermato lo sfacelo al tetto» sarebbe bello trovare entro fine mandato i soldi per aprire un «cinema-boutique». La strada maestra pare quella di inseguire dei fondi europei o dei bandi nazionali. Cercando magari in parallelo dei finanziamenti privati. L’amministrazione comunale comunque non intende mettere subito sul piatto un tesoretto per sistemare il Politeama. Nelle pieghe dell’avanzo di bilancio ci sono sì 30 milioni di euro subito spendibili, ma le priorità già in agenda sono tante.

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