Primarie Pd, Como non ha dubbi: anche qui stravince Elly Schlein, con il 68%

Politica La parlamentare, cresciuta a Lugano, a valanga in tutti i seggi sia in città che in provincia. Braga: «Affermazione straordinaria, premiato il cambiamento». Bonaccini si è fermato al 32%. Al voto 7mila comaschi

Gli elettori del Pd a Como non hanno avuto dubbi su chi scegliere come segretario nazionale e hanno votato in massa per Elly Schlein, vice presidente dell’Emilia Romagna fino allo scorso ottobre, quando è stata eletta parlamentare. Schlein nel Comasco ha stravinto con il 68% contro il 32% di Stefano Bonaccini.

Maggioranza netta

La sua proposta ha ottenuto una maggioranza netta in tutti i 42 seggi allestiti in provincia (otto dei quali nel capoluogo) sull’avversario. Il voto popolare - 6.751 i votanti (nel 2019 furono circa 9mila, quindi non c’è stato alcun tracollo) - ha quindi ribaltato completamente quello dei circoli dem, dove l’aveva spuntata Bonaccini per un soffio (225 contro il 212 dell’avversaria).

La deputata comasca del Pd Chiara Braga, che è anche stata la responsabile delle iniziative politiche della campagna di Schlein ieri sera nel commentare i dati lariani ha detto: «A Como registriamo un’affermazione straordinaria di Elly Schlein, che ha saputo interpretare una spinta al cambiamento che è stata premiata non solo in città, ma in tutto il territorio provinciale, nei centri grandi come in quelli più piccoli». E ha aggiunto: «È un segnale bellissimo perché la sua candidatura ha saputo mobilitare energie ed entusiasmo in tantissime persone, dentro e fuori il partito, interpretando quella voglia di riscatto della comunità democratica di cui avevamo grande bisogno. Voglio ringraziare tutti i volontari e le volontarie che hanno lavorato tantissimo a sostegno di Elly Schlein e tutti i nostri iscritti e militanti che hanno reso possibile a Como e in tutta Italia questa giornata di democrazia e partecipazione».

Il segretario provinciale Federico Broggiparla di «dato molto positivo sull’affluenza, sia a livello nazionale che locale e la soglia fisiologica dei 5mila votanti è stata superata alle 17 e chiudiamo poco sotto i 7mila. Questo vuol dire che c’è ancora voglia di credere in questo progetto ed è la cosa più importante». Poi nel merito del risultato: «Ha vinto nettamente Elly Schlein e la cosa importante, come avevo già detto alla vigilia, è che il partito abbia una guida che lo possa rivitalizzare. È stata, anche in provincia di Como, una bellissima occasione di democrazia e per questo ringrazio tutti i volontari che l’hanno resa possibile». Broggi non aveva fatto mistero di sostenere Bonaccini (così come il consigliere regionale Angelo Orsenigoe Luca Gaffuri) e in merito a possibili ripercussioni si limita a dire: «Se la logica è che chi non ha sostenuto il vincitore si deve dimettere allora torniamo alle solite vecchie modalità. Ad ogni modo ci saranno a breve i congressi regionali e locali, sono già stati fissati».

Il legame con Como

Schlein era stata a Como per presentare la sua candidatura e incontrare gli elettori a metà gennaio. Strapieno il Teatro Nuovo di Rebbio dove, in platea, c’erano anche i suoi genitori. La candidata alla segretaria era rimasta «impressionata» e aveva anche scattato una foto alla sala gremita che aveva condiviso sui suoi social.

Un filo lega infatti la ormai ex vice presidente dell’Emilia Romagna al Comasco. Cresciuta a Lugano, il padre ha insegnato all’università americana in Svizzera mentre la mamma, Maria Paola Viviani Schlein è stata cattedratica di Diritto per molti anni alla facoltà di Giurisprudenza dell’Insubria in città.

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