Quarantasei segnalazioni di reato a suo carico: questa volta era armato di coltello e ubriaco al bar

Via Foscolo L’uomo, già alterato dall’alcool, voleva bere ancora e mentre gli agenti cercavano di bloccarlo ha reagito con violenza

Sul suo capo pare avesse quarantacinque notizie di reato sparse in procure di mezza Italia. Nella notte tra martedì e mercoledì, ne ha comunque aggiunta un’altra, la quarantaseiesima, che l’ha portato ad essere arrestato per resistenza, oltraggio a pubblico ufficiale e lesioni (due poliziotti sono finiti all’ospedale con prognosi di sette e dieci giorni) e che lo costringerà a festeggiare il Capodanno in una cella del carcere del Bassone, in attesa della prosecuzione del direttissimo che è stata fissata – dopo l’udienza di ieri mattina – al 4 gennaio.

A finire nei guai è stato un marocchino di 41 anni, Alì El Hachimi, senza fissa dimora che ha però dichiarato al giudice di Como di essere in Italia da 30 anni e di avere tre figlie a Bologna. Ed era proprio Bologna, sempre a sentire il suo racconto, il punto dove era diretto con partenza da Milano.

Il marocchino avrebbe però sbagliato treno, finendo dunque sul lago per errore. E qui, in un bar di via Foscolo, sarebbero iniziati i problemi. La prima chiamata è giunta infatti alla polizia intorno alle 23: i presenti nell’attività commerciale hanno segnalato infatti che il marocchino, armato di coltello, inveiva contro i presenti. L’uomo si era però allontanato poco dopo per tornare all’una di notte, questa volta in compagnia di un altro uomo cui aveva passato il coltello. Il motivo del diverbio con chi stava lavorando dietro al bancone, pare sia da ricercare nel fatto che quest’ultimo non voleva servirgli da bere perché già alterato dall’alcol. Ma i problemi sono esplosi ulteriormente all’arrivo delle volanti perché il quarantunenne si è scagliato contro i poliziotti, con una veemenza che gli agenti a fatica sono riusciti a placcare.

In due, al termine della nottata (che è poi proseguita con ulteriori intemperanze nella camera di sicurezza della Questura) hanno dovuto recarsi al pronto soccorso del Sant’Anna per farsi refertare.

Il marocchino invece è stato arrestato e processato ieri mattina in tribunale difeso dall’avvocato Massimiliano Iantorno. L’arresto è stato convalidato e il quarantunenne è stato poi condotto in carcere al Bassone in attesta dell’udienza di inizio gennaio.

Denunciato anche un secondo marocchino che impugnava un coltello. Si tratta di un trentunenne che già nei giorni scorsi aveva fatto parlare di sé, proprio a Como, perché noto con ben 35 alias.

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