Rapinese-Fondazione Cariplo, che lite: «Via i fondi e nemmeno avvisate, chiamo ogni giorno da dicembre. Guzzetti? Hai fatto un torto alla città, non a me»

La polemica Duro attacco del sindaco ai vertici dopo la revoca di 1,6 milioni per Villa Olmo. Ironia in consiglio e poi sottolinea: «Soldi persi per colpa di Lucini e Landriscina, non mia»

Tensione alle stelle tra Palazzo Cernezzi e la Fondazione Cariplo sui fondi di Villa Olmo, parzialmente revocati a nove anni dalla concessione del finanziamento. In particolare dei 5 milioni ottenuti nel 2014 2,5 sono stati spesi mentre 1,6 milioni (tolti al Comune nei giorni scorsi) sono rimasti finora inutilizzati. Da Milano hanno invece deciso di lasciare “in fiducia” a Palazzo Cernezzi i restanti 770mila euro destinati al completamento delle serre in quanto è stato ritenuto che il cantiere abbia la possibilità concreta di realizzazione in tempi brevi.

Scambio d’accuse

La revoca del contributo ha letteralmente fatto infuriare il sindaco Alessandro Rapinese che, lunedì sera in consiglio comunale, ha attaccato la Fondazione Cariplo («Grazie Fondazione Cariplo - ha detto in aula - Siete stati carini, sono certo che avreste avuto lo stesso atteggiamento con le amministrazioni locali a guida Pd.

Ai partiti avete concesso per anni proroghe, a Rapinese nemmeno lo avvisate. Non vi faccio vedere quante telefonate ho fatto senza ricevere risposta, chiamo ogni giorno da dicembre. Guzzetti? Hai fatto un torto alla città, non a me»). Fondazione che, ieri, ha scelto la linea di smorzare le polemiche non rilasciando dichiarazioni. Da Milano trapela però che il contributo, dopo due proroghe e nove anni dalla concessione, sarebbe stato revocato a prescidere dall’amministrazione in carica poiché, dal loro punto di vista, si tratta di soldi fermi da troppo tempo e sottratti ad altri possibili utilizzi.

La comunicazione ufficiale al sindaco della decisione presa dal cda della Fondazione presieduto da Giovanni Fosti (con la revoca di 1,6 milioni e la precisazione sui 770mila euro lasciati invece al Comune per le serre) è stata inviata via pec lunedì mattina, anche se indiscrezioni giornalistiche avevano anticipato la decisione già sabato. Da Milano hanno anche sottolineato come a disposizione del territorio di Como e, quindi, anche del capoluogo, ci saranno il prossimo anno altri 5 milioni di euro.

Sulla questione del mancato dialogo, di telefonate sembra che ce ne siano state diverse , ma non pec o mail ufficiali con richiesta di incontro istituzionale.

«Tempismo perfetto»

Ieri il sindaco sulla questione ha fatto alcune precisazioni. «Questo finanziamento - ha detto - non è stato revocato per azioni della giunta Rapinese perché i termini ai quali Fondazione Cariplo si riferisce non sono stati rispettati da Landriscina e Lucini». Poi ha aggiunto: «Quello che mi manda su tutte le furie è che mi hanno revocato i fondi proprio dopo che il progetto era già passato in giunta e un giorno prima che lo approvasse il consiglio comunale. Ora grazie alla loro scelta ho solo due alternative: o sottraggo 1,6 milioni alla messa a norma di scuole o perdo anche i 9 milioni del Pnrr destinati a Villa Olmo perché se il Comune non contribuisce con una parte di fondi propri, noi avremmo messo quelli di Fondazione Cariplo, il finanziamento viene revocato. E la revoca viene fatta a una giunta che in otto mesi aveva sanato dieci anni di ritardi. Tempismo perfetto».

E ancora: «Alla Fondazione dico che nessuno avrebbe potuto investire meglio quei soldi. Sono proprio curioso di vedere dove andranno a finire. Noi quei soldi saremmo riusciti a spenderli il prossimo giugno».

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