Ripetizioni gratis agli studenti : dal prossimo autunno alle superiori arriva il docente tutor

Scuola Da settembre il ministero introduce una nuova figura di coordinatore didattico. I presidi: «Idea interessante, abbiamo già figure simili. Bisogna vedere quali risorse avremo»

C’è una nuova figura nelle scuole e fra i suoi compiti ci sono anche le ripetizioni gratis. Si tratta del docente tutor, professore che, a partire dall’anno scolastico 2023/2024, avrà il compito di coordinare e sviluppare le attività didattiche a favore di una personalizzazione dell’istruzione nelle classi terze, quarte e quinte delle superiori, favorendo il recupero per i ragazzi che manifestano maggiori difficoltà e consentendo a quelli che hanno particolari talenti di potenziarli.

Più vicini ai ragazzi

«La figura di un tutor per gli studenti, che in alcuni istituti professionali in realtà esiste già, potrebbe essere utile – commenta Roberto Peverelli, dirigente dell’istituto Carcano – Si tratta di una scelta che risponde a un bisogno reale, ossia la presenza più ravvicinata dei docenti alle richieste specifiche e individuali degli studenti. Ovviamente queste figure devono essere formate, non è un lavoro che si improvvisa. Sarà importante capire le modalità di avviamento, ad oggi non ancora definite. Nella nostra scuola non credo verranno assunte figure aggiuntive, piuttosto saranno promossi docenti con già un’adeguata formazione».

Parere positivo sull’iniziativa anche da parte del preside del liceo Volta, Angelo Valtorta: «Tutto ciò che può servire a supportare i processi di crescita di una scuola, quindi di docenti e studenti, va benissimo. Bisogna poi capire come sarà articolata questa nuova figura. Le indicazioni sono state condivise solo a grandi linee: ci sono buone premesse, poi vedremo all’atto pratico. Ci auguriamo che vengano rispettati i tempi delle scuole, non sono figure che si possono scegliere da un giorno all’altro. Ci sono passaggi complessi per capire realmente chi potrà svolgere questo ruolo. Quando si introduce nuovo personale o si fanno promozioni che comportano un aumento degli stipendi tutto deve essere trasparente: ci sarà una contrattazione di istituto interna per stabilire dei criteri»

Per Nicola D’Antonio, preside del liceo Giovio, sono ancora diversi i punti da chiarire rispetto a questa nuova figura: «Dobbiamo capire bene ancora i compiti del docente tutor, dato che oggi esistono già coordinatori di classe che svolgono le funzioni fin qui esplicitate. Così come ci sono già referenti dell’orientamento e sportelli di inclusione e supporto. Ora ci sarà una figura istituzionale specifica, e questa è una cosa positiva, ma bisognerà capire quale configurazione avrà e soprattutto quali saranno le risorse a disposizione. Per quanto riguarda le tempistiche, una volta chiarito il ruolo della nuova figura, le decisioni verranno prese a giugno per arrivare pronti all’inizio del nuovo anno scolastico».

«Nessuna rivoluzione»

La direttrice del Centro Studi Casnati, Laura Arrigo, contesta il fatto di definire “rivoluzione” tale iniziativa: «Non è una novità per noi quella che il ministro Valditara ha definito “la grande rivoluzione del merito avviata grazie alla nuova figura del tutor e del docente orientatore”. Al Casnati gli studenti sono una linfa vitale, insieme al personale scolastico impegnato ogni giorno nella delicata missione educativa, che non è solo insegnare ma anche e soprattutto orientare e affiancare i ragazzi, nessuno escluso e non solo i fragili. Più che di rivoluzione del merito, parlerei di valorizzazione degli studenti, principio che da noi non è rivoluzionario ma abituale e spontaneo».

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