Sagnino, chiudono le medie di via Deledda

La decisione Poche classi e struttura fatiscente, dal prossimo anno l’istituto sarà accorpato a quello di Mognano. Niente fondi dallo Stato per costruire un nuovo polo: da anni si susseguono gli appelli e le denunce dei genitori

Chiudere le scuole medie di via Grazia Deledda per accorparle alle elementari di via Mognano. È questo quanto accadrà a partire dal prossimo anno: da un lato la carenza di alunni, aggiunta a problemi strutturali e all’assenza di finanziamenti.

Il Comune sperava di incassare dal Pnrr 13 milioni di euro per costruire un nuovo polo scolastico a Sagnino. Questi fondi non arriveranno e dunque si prospetta dal prossimo anno scolastico una razionalizzazione degli spazi. Razionalizzazione a cui già lavorava la precedente amministrazione, ma che era stata congelata in tempo di pandemia.

Condizioni «indegne»

Le scuole medie di Sagnino sono in condizioni «indegne», così almeno le descrivono senza mezzi termini genitori e insegnanti. All’interno del plesso c’è una piscina, abbandonata e fatiscente, che è diventata una sorta di discarica.

Il primo piano è chiuso ed è considerato ormai irrecuperabile, nonostante qui sia presente l’unico bagno per disabili, è pieno di muffa e di umidità. L’edificio non è per nulla efficiente. D’inverno i riscaldamento funzionano anche per le parti vuote, d’estate dai vetri senza tende entra una luce accecante. Questi guai non sono nuovi. Preside e genitori per salvare le scuole dell’istituto comprensivo Como Nord avevano lanciato un appello all’assessore ai Lavori pubblici Daniela Gerosa, che faceva parte della giunta Lucini. Quindi non ieri, ma due mandati fa. Oggi però bisogna aggiungere che l’utenza si è ridotta. Restano tre, massimo quattro classi e una ventina di aule deserte. In pochi anni le medie di Sagnino hanno perso circa la metà degli iscritti. In un istituto comprensivo che ha problemi di edilizia scolastica anche in altri plessi, da Ponte Chiasso alle palestre. Raggruppare gli studenti e concentrare le energie pare allora la strada giusta da perseguire. Questo è l’orientamento degli uffici comunali e della nuova amministrazione.Anche se non ci sono annunci e spiegazioni formali sono già stati convocati i referenti delle scuole di Como Nord. Le classi rimaste alle medie verrebbero spostate nelle scuole elementari di via Mognano, dove peraltro restano solo cinque sezioni.

In città ci sono anche altre scuole sottodimensionate e con dei problemi legati a muri e impianti. Per restare sempre nella parte a nord della città l’infanzia di via Amoretti non ha ottenuto un altro finanziamento dal Pnrr per un adeguamento generale e l’ottenimento del certificato di agibilità. Sono da anni che queste materne hanno problemi di infiltrazioni e di cappotto termico.

Le altre strutture

Le scuole di via Perti speravano in una riqualificazione che però è rimasta sempre da Roma senza risposte. Le scuole di Tavernola hanno pochi alunni. La Virgilio ha bisogno di lavori, ma difficilmente le sezioni della succursale della Parini potranno essere spostate nella sede centrale.

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