«San Rocco preda di ubriachi. Rovinato il monumento a don Roberto: ora vieto l’alcol all’aperto»

La denuncia Il sindaco vara il divieto di consumare alcolici all’aperto .E racconta: «Sbandati bevono birra e poi sporcano. E togliamo la vodka ai nostri ragazzi»

Stop all’alcol in giro per la città. Già da stasera il consiglio comunale potrebbe varare il divieto, valido su tutto il territorio comunale, di consumare alcolici all’aperto. E per difendere la decisione, il sindaco Alessandro Rapinese ha denunciato la situazione di degrado in zona piazza San Rocco dove ubriachi hanno rovinato il monumento a don Roberto Malgesini.

La situazione a San Rocco

«Due signore che vivono in piazza San Rocco – ha raccontato in consiglio comunale il primo cittadino – mi hanno mostrato delle foto dove si vedevano due persone che orinavano in prossimità dell’albero» nelle vicinanze del quale è stato ucciso don Roberto. «C’è tanta altra gente che si stordisce in più di un cantone della nostra città - queste le parole testuali del sindaco ndr - con delle birrette da 66 comprate per poche centesimi». Persone che poi attraversano, ha detto sempre il sindaco in aula, via Napoleona «completamente ubriachi».

«Quando questa gente si “stona” - ha detto sempre, testualmente, Rapinese - inizia dopo pochi secondi a rilasciare goccia dopo goccia tutta quella birra che si sono scolati sulla pubblica piazza. Sarebbe bello che andaste a vedere di persona cosa si trova proprio in largo don Roberto Malgesini la mattina. Non bevono the e neanche chinotto. Se vi piace quel modello di società lì avete un problema, perché togliere una birretta a quella gente gli rovini i piani. Approvato questo regolamento chi è in giro con la birretta in via Anzani e chi bivacca in viale Varese non lo potrà più fare. Non capisco a chi stiamo facendo torto».

Via l’alcol ai minorenni

Al netto del dibattito e di alcune possibili modifiche per i tanti emendamenti presentati, la misura è destinata a passare. Rapinese nel suo intervento ha fatto l’esempio di New York, una metropoli «eccitante» che però vieta l’alcol, come già fanno altre amministrazioni italiane. Rapinese è convinto di essere stato «fin troppo tollerante».

Alcuni consiglieri di minoranza hanno fatto notare che da domani durante un pic nic nel bosco sarà vietato bere un bicchiere di vino. «Per quanto riguarda la famiglia che va a “stonarsi” in Spina Verde mi domando poi chi guidi – ha ribattuto, sempre testualmente, Rapinese - Se l’esempio che dobbiamo tutelare è la famiglia di Milano che beve alcolici nel bosco non capisco».

C’è poi un terzo esempio di consumo, anzi abuso di alcolici che il sindaco vuole andare a colpire. «I ragazzi in coma etilico la sera sono un’emergenza – così ancora il primo cittadino - Andiamo a togliergli la bottiglia di vodka dalle mani. Poi li portate anche ad una bella mostra. Gli fate leggere un buon libro. Ma iniziamo a togliergli la bottiglia da questo momento qui».

Il riferimento è alla movida notturna in particolare in piazza Volta. «La città è piena di ragazzini con gli zaini pieni di vodka e birre - ha detto Rapinese – se non li vedete avete delle fette di sala sugli occhi. Oltre ai preziosissimi soggetti che abbiamo in via Anzani, in piazza Tessitrice, in viale Varese e sempre più ovunque, allo stadio. Se hai la birretta in mano ho già un motivo di controllarti. E questo regolamento aiuta parecchio i nostri agenti».

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