Si trova il ladro sul balcone di casa fuori dalla cameretta della figlia, mentre la bimba dorme

Sagnino Il racconto del padre: «Ho sentito un colpo e me lo sono trovato davanti. Aveva il volto scoperto. L’ho guardato negli occhi e lui ha guardato me. Poi è scappato saltando dal balcone»

«Ho sentito un colpo e sono entrato nella camera dove stava dormendo la bambina che ha appena otto mesi. Ho spostato la tenda e me lo sono trovato davanti. Ci siamo guardati negli occhi, poi è scappato saltando giù dal balcone». Serata «abbastanza movimentata», prova a scherzare la vittima, a Sagnino in via San Giacomo. Una famiglia – papà, mamma e figlia ancora piccolissima – si è infatti trovata di fronte ad una visita non desiderata che, per fortuna, non è riuscita a fare irruzione nell’abitazione ma anzi, vistasi scoperta, è scappata lanciandosi dal balcone posto al primo piano di un palazzo del quartiere. Sul posto sono arrivati gli uomini delle volanti e della polizia di frontiera che hanno pattugliato la zona, ma il topo d’appartamento – che ha agito nonostante la casa fosse abitata e tutti i residenti fossero regolarmente in casa – è riuscito a far perdere le proprie tracce.

Il fatto è avvenuto nella serata di martedì, quando erano le 17, quindi quando ancora su Sagnino c’erano un minimo di luce e il buio non era ancora completamente calato. Gli agenti hanno sentito i testimoni raccogliendo il loro racconto: il ladro in fuga era vestito con un piumino grigio, aveva dei jeans e pare che avesse in mano una specie di ombrello. A raccontare l’accaduto è però il papà della bimba, Matteo Sassi.

«La bambina stava dormendo in cameretta, ha appena otto mesi. Ad un certo punto abbiamo iniziato a sentire dei colpi fortissimi provenire dalle camere»

«Eravamo in casa tutti – dice ancora provato dall’esperienza vissuta – Io faccio delle gare on line e mi stavo allenando alla consolle. La mia compagna era sul pc e la bambina stava dormendo in camera, ha appena otto mesi. Ad un certo punto abbiamo iniziato a sentire dei colpi fortissimi provenire dalle camere. Abbiamo pensato che fosse caduto qualcosa. Sono così andato a vedere quello che stava accadendo». All’ingresso nella cameretta della bambina nulla sembrava fuori posto. «Mi sono avvicinato alla tenda, perché mi sembrava che i rumori venissero da lì. E quando l’ho spostata me lo sono trovato di fronte. Non aveva nulla che gli coprisse il volto, l’ho guardato dritto negli occhi e lui ha guardato me». Tutto è durato una frazione di secondo, poi il topo d’appartamento è scappato lanciandosi dal balcone di casa.

«A pensare che c’era vicino la bambina che dormiva mi viene la pelle d’oca. Se fosse riuscito ad entrare mia figlia era proprio in quella stanza»

«Noi stiamo in un condominio con altri appartamenti, siamo al primo piano. Quell’uomo era sul balcone, aveva qualcosa in mano e stava cercando di aprire la finestra proprio della cameretta dove dormiva la mia bambina. Per scappare avrà fatto un salto di almeno due metri. Nessun altro nel condominio ha visto e sentito niente». La polizia, giunta poco dopo, ha controllato all’esterno e anche nell’appartamento. «Non abbiamo riportato grandi danni – continua Matteo Sassi – A furia di tirare colpi alla finestra mi ha spostato il cassone della tapparella. Poi, sugli infissi di casa che sono bianchi, ha lasciato le impronte delle sue scarpe. Ma noi stiamo tutti bene. Per fortuna non è riuscito ad entrare nella camera della bimba».

A Sagnino per aiutare sono arrivati gli agenti delle volanti e della polizia di frontiera. Dell’uomo però nessuna traccia. «A pensare che c’era vicino la bambina che dormiva mi viene la pelle d’oca – conclude il papà – Se fosse riuscito ad entrare mia figlia era proprio in quella stanza».

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