Spacca la vetrina all’Euronics: poi la fuga e lo schianto

Il fatto Via Cecilio, i ladri rompono le vetrine: rubati iphone e tablet. Intercettati dalle volanti, abbandonano il furgone e scappano a piedi

Il colpo sarebbe stato clamoroso. Poco meno di un centinaio di pezzi compresi iPhone di ultimissima generazione, altri telefoni cellulari, tablet, apparecchi elettronici per un bottino che, seppur non ancora quantificato nel dettaglio, avrebbe superato abbondantemente i quaranta mila euro. Il furgoncino in fuga dall’Euronics di via Cecilio, tuttavia, è stato intercettato da una volante della polizia che si è messa al suo inseguimento.

Pochi chilometri di fuga, finiti in una strada a fondo cieco di Grandate, via Belvedere, chiusa da una staccionata in legno. I malviventi l’hanno abbattuta usando il mezzo su cui si trovavano come un ariete, finendo poi in una riva e rimanendo bloccati. A questo punto, con il bosco davanti e la polizia alle spalle, i ladri non hanno potuto fare altro che abbandonare l’ingente refurtiva – o quanto meno la gran parte di essa, arraffando ciò che potevano – per darsi alla fuga nel buio della notte e nel pieno della vegetazione, invisibili agli occhi degli agenti che li stavano inseguendo.

Vetri infranti

L’episodio è avvenuto nel pieno della notte, quando erano le 2.15, tra la via Giussani e la via Cecilio dove si trovano la Coop e, appunto, l’Euronics. I malviventi, armati di una mazza – in azione ne sarebbero entrati non meno di quattro con il volto travisato, tre ripresi dalle telecamere presenti in zona – hanno infranto prima i vetri della Coop, poi quelli dell’Euronics entrando nel negozio. Distrutti, a questo punto, tutti gli espositori della merce che contenevano tablet, pc, telefoni cellulari e molti IPhone.

Per rendere l’idea del quantitativo sottratto, basterebbe dire che gli apparecchi recuperati dalle volanti sono ben 94. Facile dunque intuire il valore ingente del bottino che era stato caricato su un furgoncino rubato la sera stessa nel territorio comunale di Olgiate Comasco.

Ma c’è anche un testimone oculare

Il proprietario non ha fatto nemmeno in tempo a rendersi conto del furto, perché sono stati gli agenti a contattarlo e a comunicargli che il suo mezzo era sotto sequestro in quanto finito in una riva in attesa di essere passato al setaccio dalla scientifica in cerca di eventuali tracce utili alle indagini. A portare la polizia in via Cecilio, nel pieno della notte, sarebbero stati sia l’allarme del negozio preso di mira, sia un testimone oculare. Una volta che la volante è arrivata a Rebbio, si è trovata di fronte al furgoncino dei ladri che stavano scappando. È dunque iniziato l’inseguimento proseguito in direzione di Grandate e concluso, come detto, nella via a fondo cieco.

Nelle mani degli agenti è rimasto anche il martello utilizzato per infrangere le vetrate. Verranno visionate tutte le immagini di tutte le telecamere presenti in zona. Perché dopo aver recuperato la refurtiva, ora l’obiettivo è recuperare anche chi quella merce aveva cercato – riuscendoci – di asportarla. Finendo però la propria avventura in un fosso di Grandate.

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