Spesa troppo cara: dal carrello dei comaschi scompaiono carne e pesce

Inflazione I cittadini sono costretti a cambiare abitudini per fronteggiare la crisi: «Cibo a parte, preoccupano le bollette di gas e luce». I prezzi sono cresciuti del 9%: ma così tanto da 40 anni

Il caro spesa spaventa i comaschi. Che, in queste settimane, stanno cambiando le proprie abitudini, per quanto riguarda il riempimento del carrello. L’inflazione al 9%, mai così alta da quasi quarant’anni, non permette certo alle persone di riempire le borse a cuor leggero. Le possibili strategie per contenere la spesa, anche a proposito di luce e gas, non confortano i consumatori comaschi. Le famiglie temono che a breve le uscite supereranno le entrate.

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«C’è poco da divertirsi – racconta Mariella Ballabio, appena fatta la spesa al mercato coperto di via Mentana – posso sì ricordarmi sempre di spegnere tutti gli elettrodomestici, ma il caro spesa a tavola preoccupa». Niente costose prelibatezze, in cassa si arriva con lo stretto necessario. Il problema è che l’Istat certifica un 11,5% d’aumento dei costi su tutti i genieri alimentari. Secondo Coldiretti, sul mese di settembre, l’inflazione ha fatto salire del 60% il prezzo dell’olio di semi, del 38% il prezzo del burro, nella classifica segue la margarina al 26,5%, ma anche il semplice riso costa il 26,4% in più. «Sì, la sensazione è che quest’anno sia aumentato tutto – spiegano Tiziana Braga e Maria Gabaglio – cerchiamo di fare attenzione su alcuni prodotti, soprattutto frutta e verdura fresche. Ma la vera paura sono i riscaldamenti, con l’arrivo dell’inverno ci sono pochi trucchi vantaggiosi. A meno di mettere in salotto giacca e maglione».

Attenzione ai prezzi

Al supermercato si compra quasi solo la merce scontata, facendo la scorta delle offerte sotto costo solo se davvero necessarie. Si tende a rinunciare di più a pesce e carne, le pietanze più costose. Secondo le associazioni dei consumatori stanno emergendo nuove povertà alimentari. Ma anche la pasta costa: a Como e Lecco, un chilo di pasta di semola può arrivare fino a 3,18 euro.

«Fortunato chi ha l’orto a casa – dice Eva Fasola – per il resto temo che buona parte dei comaschi stia già facendo molto per risparmiare. Non c’è bisogno che qualcuno ci ricordi di spegnere la luce. Penso che l’attenzione sia già molto alta».

«Appunto, i tanti anziani con la pensione bassa non sprecano di certo – aggiunge Girolamo Carollo – Penso che sul caro bollette in particolare, ma anche per frenare l’inflazione, serva un intervento del governo».

Pensionati preoccupati

Oltre alla spesa e all’energia si registrano aumenti anche nei servizi alla persona e nei servizi ricreativi, dagli asili alle Rsa. «Io quando faccio la spesa – commenta Delia Noseda - sono molto accorta. Certo non mi metto a comprare le fragole in pieno inverno». La preoccupazione maggiore per i tanti pensionati ieri mattina presenti al mercato coperto, andava ai figli, alle nuove famiglie, ai genitori con figli. «Non ci resta che sperare che faccia caldo ancora qualche settimana – spiega Luca Olivieri, con le bollette appena ritirate in mano – Spesa a parte il timore maggiore sono gas e luce. In realtà al netto della crisi internazionale penso che i nostri comportamenti personali, tesi al risparmio, un po’ possono incidere. Dunque a casa quest’anno faremo più attenzione».

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