Traffico e lamentele per il Giro, ma Rapinese rilancia: «Già decisa la data per il prossimo anno, chi è contro vada via» (vota il sondaggio)

Eventi in città Il sindaco: «Sarà il 7 ottobre 2023, ve lo dico ora così nessuno potrà lamentarsi. A Montecarlo criticano forse il Gran premio? Se volete usare l’auto lasciate Como la sera prima»

Storia vecchia, ma sempre attuale: c’è un grande evento a Como e - questione di minuti - il traffico impazzisce. Code, clacson, imprecazioni e l’immancabile corollario di proteste all’indirizzo dei vigili, del Comune e in ogni caso di chi ha voluto e promosso l’evento in questione.

Storia vecchia, storia attualissima. Se è vero come è vero che il copione è andato in scena - sempre identico a sé stesso - sabato scorso. Il passaggio del Giro di Lombardia sulle strade di Como, con il tradizionale arrivo sul lungolago, è stato accolto da migliaia di appassionati di ciclismo con entusiasmo e gran tifo, ma a tanti altri è andato di traverso. A chi? Ovviamente ai cittadini che si erano messi in auto, finendo poi imbottigliati nel traffico generato dalla chiusura di molte strade.

Le parole

Ebbene, nella disfida tra “pro eventi” e “pro auto” il sindaco Alessandro Rapinese ieri si è schierato decisamente con i primi, usando pochi giri di parole come nello stile del personaggio. Leggere per credere: «Vi annuncio con un anno di anticipo che il 7 ottobre 2023 ospiteremo di nuovo il Giro di Lombardia - ha detto Rapinese a La Provincia, nel pomeriggio - E spero che ci siano quaranta passaggi in città, non due come quest’anno. Quindi i comaschi che sono abituati a lamentarsi e che l’hanno fatto anche in questi giorni si mettano il cuore in pace. C’è un anno: se pensano che sabato 7 ottobre 2023 avranno una voglia irrefrenabile di guidare l’auto, si spostino la sera prima in un’altra città a scelta. Stavolta proprio non avranno appigli, li sto avvisando. Anche chi dovrà spostarsi per lavoro ha 362 giorni di tempo per organizzarsi diversamente».

Al sindaco, insomma, non sono proprio piaciute le lamentele espresse nelle ultime ore da diversi cittadini, per la viabilità paralizzata a lungo: «Finché ci sarò io, il Giro di Lombardia si farà. Quindi questi signori la prossima volta non mi votino, se non sono d’accordo. Come si fa a non capire l’importanza e la ricaduta positiva di un evento del genere? Qualcuno a Montecarlo si lamenta per caso perché fanno il Gran premio? Ma stiamo scherzando? Le immagini della nostra città, del lago e di tutto il territorio sono state viste da milioni di persone, eppure qualcuno borbotta. C’è da diventare pazzi».

L’annuncio

Rapinese addirittura rilancia: «Como è terra di ciclismo e tale resterà, l’ho già detto agli organizzatori che erano felicissimi per la riuscita della manifestazione. Proprio per questo - afferma - farò di tutto per portare a Como anche la Gran fondo, il giorno dopo, quindi domenica 8 ottobre. Non vedo l’ora di applaudire migliaia di appassionati, quel giorno, nella nostra città».

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