Un cartello è comparso vicino al Tribunale: «Como, arrivata l’ora di un vero skate park!» Ma dal Comune nessuna risposta

San Francesco Il segnale degli skaters arriva proprio nella zona dove in estate alcuni di loro sono stati multati. L’assessore: nessuna novità. La denuncia: «Palazzo Cernezzi ha le rampe, ma sono vecchie»

In San Francesco ieri mattina è comparso un manifesto: «A Como è arrivata l’ora di un vero skate park», ma dal Comune ancora non ci sono novità.

Accanto ai portici a lato del Tribunale, alcuni ignoti hanno appeso un cartellone molto colorato con disegnato uno skater stilizzato con la testa a forma di orologio. Come a ricordare all’amministrazione comunale che il tempo passa, ma del parco per i giovani amanti della tavola a rotelle non c’è traccia.

La promessa elettorale

Questa estate alcuni ragazzini sono stati multati dalla polizia locale perché saltavano sulle tavole davanti all’ex chiesa, la notizia ha destato molto clamore. Gli agenti del comando di viale Innocenzo più volte hanno effettuato dei controlli, prendendo nomi e cognomi dei ragazzini.

Tutto era nato da un esposto presentato in Comune dal vicinato, contro il disturbo della quiete pubblica.

Come noto il sindaco Alessandro Rapinese in campagna elettorale intendeva costruire uno skate park in piazza Roma, salvo incassare subito i fondi dal Pnrr per realizzare una stessa area in via Belvedere. Quindi, dopo diversi incontri, anche in presenza in consiglio comunale, al gruppo di skaters è stata promessa la realizzazione di uno skate park temporaneo all’Ippocastano. Ormai più di un mese fa. Chiesti lumi ieri all’assessore al commercio Michele Cappelletti, che si è molto speso per trovare una soluzione utile ai ragazzi, spiega che non ci sono novità e si continua a lavorare all’ipotesi Ippocastano.

«Niente, rimandano – spiega Guglielmo Mazzilli, titolare del negozio di skateboard Sk8 in piazza Amendola – continuo comunque per conto del gruppo di giovani, tra cui mio figlio, a domandare e insistere. Pare ci sia un problema con le attrezzature. Le rampe che il Comune aveva acquistato decenni fa per fare uno skate park, mai nato, sono vecchie e non sono omologate e quindi i tecnici di Palazzo Cernezzi non vogliono metterci la firma per questioni di responsabilità. La soluzione temporanea dell’Ippocastano andava anche bene al gruppo più affiatato di ragazzini, pur di non continuare a prendere multe in San Francesco. Detto che per costruire un nuovo parco in via Belvedere immagino ci vorranno anni». Non prima del 2024. Gli skaters, fatto un salto all’Ippocastano, hanno però notato diverse presenze nel parcheggio non troppo raccomandabili che hanno suggerito loro di cambiare aria.

Chiesa maggiore sicurezza

«Sì, ci sono dei personaggi poco adatti ad un parco per minorenni ed infatti l’abbiamo riferito all’assessore – dice Mazzilli – ma ci ha assicurato che lì di fronte verrà presto spostata la sede della protezione civile così da avere sempre sul posto un controllo. Benissimo, mi chiedo però quando tutte queste ipotesi si concretizzeranno e diventeranno realtà».

Ecco forse perché ai portici San Francesco è comparso il manifesto teso a dare una sveglia alla città. Una città che comunque ha a lungo dibattuto dello skate park e più in generale degli spazi dedicati ai giovani e ai giovanissimi comaschi.

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