Via i monopattini dal suolo pubblico, ma l’attività continua: «Molti proprietari di attività commerciali che offrono spazio»

Como Sono scaduti ieri sera i tempi per la rimozione dei mezzi da strade e marciapiedi. La società che promuove il servizio: «L'idea piace, accordi con spazi di attività commerciali»

Sono scaduti ieri sera i termini dell’accordo tra il Comune e l’avvocato della società di noleggio monopattini per la rimozione dei mezzi dal suolo pubblico, ma il servizio non si ferma.

Come funziona

«Li stiamo rimuovendo dalle aree pubbliche - ha spiegato nel pomeriggio di ieri il titolare, Thorsteinn Magnussnom, che noleggia mezzi della società islandese Hopp - contiamo domani (oggi, ndr) di poter partire con la nuova modalità. Abbiamo avuto numerosi proprietari di attività commerciali che ci hanno contattato offrendoci spazio perché possono vedere che anche loro possono trarne vantaggio. Aggiungeremo posti fino a un certo numero perché non vogliamo essere troppo invadenti per la città».

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Impossibile, infatti, utilizzare come avvenuto finora piazze e marciapiedi per lasciare i mezzi in sosta e per prenderli e riconsegnarli. Nei giorni scorsi il Comune era intervenuto con alcune rimozioni di monopattini che creavano intralcio al passaggio dei pedoni e, per portarli via, è stato necessario l’intervento del carro attrezzi. Aveva anche inviato una diffida alla società proprio per l’occupazione di suolo pubblico.

La società aveva infatti richiesto l’autorizzazione per l’attività di noleggio che però si può attuare solo consegnando il monopattino nel negozio e facendolo riconsegnare nello stesso punto. Tra l’altro il Comune, come hanno già chiarito gli assessori Michele Cappelletti (Commercio) ed Enrico Colombo (Mobilità) non ha intenzione di istituire un servizio comunale di noleggio monopattini, cosa che comporterebbe l’indizione di un bando per arrivare a scegliere la società vincitrice, esattamente come è stato fatto per il bike sharing.

Il nodo è la sosta

L’amministrazione comunale, invece, non può eccepire nulla se il privato si organizza in modo autonomo creando delle “stazioni” di consegna e ritiro dei monopattini su aree private (alberghi, ristoranti, bar, negozi). E se un turista o un comasco noleggia un monopattino e vuole andare in Duomo o a visitare una mostra o a fare shopping può parcheggiarlo in una delle rastrelliere comunali per le biciclette? La risposta è affermativa, perché in quel caso il monopattino è da intendersi come mezzo preso a noleggio per un breve periodo e, quindi, a tutti gli effetti, equiparato a un velocipede personale. Non si può, invece, lasciarlo su area pubblica a tempo indeterminato e, soprattutto, sfruttare lo spazio comunale per prendere il mezzo in affitto o restituirlo.

«Se non sono su suolo pubblico per noi non c’è nessun problema - aveva chiarito Cappelletti - ma in caso contrario interverremo di nuovo perché non possiamo consentire un servizio irregolare che occupa suolo pubblico». Tra l’altro in un confronto tra il Comune e il legale del titolare è emerso anche che verrà messa una tariffa aggiuntiva per chi lascia il mezzo fuori dagli spazi previsti. «In altre città italiane questo è stato imposto, quindi abbiamo pensato che questo potesse essere un buon modo per convincere le persone a parcheggiare i monopattini in modo corretto - spiega Magnusson - Sarà una commissione di circa un euro, ma non possiamo farlo subito poiché il nostro team di programmazione ci sta ancora lavorando».

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