
Cultura e Spettacoli / Como città
Sabato 04 Marzo 2023
«Vi racconto come educare i figli
tra regole e empatia»
Intervista In libreria il nuovo libro del pedagogista Stefano Rossi. Il ruolo dei genitori per l’autore è: «Né zucchero filato, né sceriffi, ma un porto sicuro»

Psicopedagogista scolastico e conferenziere, è tra i massimi esperti di didattica cooperativa e educazione emotiva di bambini difficili e ragazzi a rischio: Stefano Rossi da anni - dopo l’esperienza come educatore di strada nelle periferie urbane e coordinatore di centri psicoeducativi per famiglie e minori - porta avanti l’attività di ricerca, formazione e consulenza psicopedagogica per insegnanti, ragazzi e genitori. Suo il Metodo Rossi della Didattica Cooperativa®, di cui dirige il Centro e innumerevoli testi.
“Mio figlio è un casino - Sopravvivere alle tempeste emotive e crescerlo resiliente” è il suo ultimo libro (Feltrinelli): «Chi l’avrebbe immaginato? Sembrava tranquillo. Con il suo caratterino, certo, e qualche giornata storta, ma eravate convinti di sapere come gestirlo e farlo crescere. Poi, vi siete trovati, voi con lui, nel mezzo di una tempesta, fatta di conflitti, tra onde anomale di irrazionalità e incertezza, in balia di ribellioni, provocazioni e umori bui, che lasciano disorientati. Come recitava un vecchio adagio, non c’è vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare. Per questo, unendo le più recenti ricerche sulle neuroscienze sociali alla sua lunga esperienza sul campo, l’autore illustra un metodo in quattro tappe, utile per insegnare a bambini e ragazzi l’arte di navigare con empatia e forza attraverso le emozioni più difficili» - si legge nella quarta di copertina.
Quali sono stati i riscontri, dall’uscita del libro?
La risposta è stata fin da subito molto positiva e questo mi fa piacere, soprattutto considerando che il libro è nato con il sogno di ricucire il cielo spezzato tra scuole e famiglie, che purtroppo troppo spesso parlano grammatiche diverse.
Quella dell’adolescenza è l’età liquida e del naufragio, in cui il cervello cerca la sopravvivenza con genitori e insegnanti, ma se le due parti non dialogano è come avere una barca con due remi non coordinati e un timoniere che ha perso il controllo delle vele delle emozioni.
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