Cronaca di un addio: «Ti piaceva ripulire la via dai fiocchi. Vai tranquillo: qui non nevica più»

Le storie di chi va L’Associazione Palma ha raccolto i racconti dei parenti di chi se n’è andato. Emerge l’ultimo tratto di strada insieme tra pagine da sfogliare e musica da ascoltare insieme

Cronaca di un addio: «Ti piaceva ripulire la via dai fiocchi. Vai tranquillo: qui non nevica più»
L’ultimo tratto di vita insieme consente di lasciarsi con un ritrovato amore e senza rimpianti
(Foto di butti)

«Sei scivolato sulla tastiera dell’organo senza emettere un lamento. Ti ho raggiunto in ospedale. Mi pareva non ci fossero speranze. Non vi erano, infatti, speranze. Non ti sei più svegliato».

Un copione che si ripete, purtroppo più spesso di quanto possiamo immaginare, e succede sempre così, all’improvviso, perché quando una vita si spezza non fa rumore e non lancia segnali di allarme preventivi, il rumore arriva dopo, ed è quello delle sirene dell’ambulanza, è il frastuono nella testa di chi quella vita l’ha amata e la ama e piange e si chiede “perché?”.

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