
( foto butti)
In prima linea Dall’esperienza della lunga estate 2016 a un nuovo rapporto fatto di solidarietà e cooperazione
Estate 2016, la città di Como vive sul proprio territorio, a pochi passi dal centro e dal cosiddetto “salotto buono” un flusso migratorio come pochi altri nella sua storia. Migliaia di migranti – le foto e i filmati dell’epoca sono ben vivi nei ricordi dei comaschi – trovano inizialmente una sistemazione di fortuna ai piedi della stazione San Giovanni, per poi essere trasferiti su via Regina, a poche centinaia di metri. Molti di loro, in situazione di grave disagio e difficoltà dopo essere stati respinti alla frontiera di Chiasso, in cerca di uno sbocco in Svizzera.
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