Disegnare una città con più occasioni di aggregazione: l’anno degli spazi per i giovani di Fuori Fuoco

Progetti Tanti luoghi ancora da scoprire e rilanciare: ecco perché Como può e deve essere ripensata dal punto di vista della vivacità culturale e degli eventi

Disegnare una città con più occasioni di aggregazione: l’anno degli spazi per i giovani di Fuori Fuoco
Un workshop formativo sulle nuove forme di giornalismo durante Fuori Fest
(Foto di luca caldironi)

Una città ha i suoi spazi ma anche i suoi vuoti, su cui si può calare una cortina di silenzio così come far sbocciare il dibattito. Qui a Como il tema, su cui da molti anni e da più parti (soprattutto del Terzo Settore) si prova a prendere la parola e indirizzare un cambiamento, è stato riportato alla ribalta anche da Fuori Fuoco, la redazione comasca di under 30 nata nel 2019 come laboratorio di giornalismo partecipato grazie al sostegno di Fondazione Comasca e al bando Youthbank.

Un’esigenza confermata in città

Gli spazi di Como per questi giovani costituiscono un tema che riesce a legare insieme l’anno che è finito e quello che è appena iniziato. La loro prospettiva infatti poggia su basi solide, gettate in almeno tre anni di riflessione e costruite grazie a un attento dialogo con chi della città di domani dovrebbe preoccuparsi più di chiunque altro: i giovani. «Nel 2023 continueremo a parlare di come Como possa creare o utilizzare i suoi spazi per rispondere a una sempre crescente esigenza di iniziative sociali e culturali da parte dei cittadini, crediamo sia giusto farlo come risposta alle storie che abbiamo raccolto quest’anno, sia con FuoriFest (ndr. festival di giornalismo organizzato a Como da Fuori Fuoco) che con diversi eventi e lavori che abbiamo iniziato a fare proprio su questo tema» spiega Clara Latorraca, tra i membri fondatori di Fuori Fuoco.

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