La lettera di Francesco a Ines Figini: «Mi chiedo se anche io sarei stato capace di resistere»

Giorno della memoria Una delle lettere inviate alla scrittrice sopravvissuta all’Olocausto dagli studenti

Quando Ines raccontava del suo aver difeso i colleghi di lavoro e del suo prendersi la responsabilità per lo sciopero, molti ragazzi riflettevano sul fatto di non esser certi che al suo posto avrebbero avuto lo stesso coraggio. Come Francesco in questa lettera.

Cara signora Ines, ho letto la sua lettera e la sua storia a scuola. Mi è piaciuto il coraggio che ha dimostrato quando ha provato a difendere i suoi compagni di lavoro.

Ho guardato i miei compagni e ho pensato: “Ma io sarei capace di difenderli così?”, non credo anche se sono simpatici e ad alcuni sono proprio affezionato.

Anche nei campi di lavoro lei è stata molto forte e capace di conservare la sua dignità di essere umano e di pensare.

Se il suo scopo con il suo libro era di fare in modo che la gente non dimentichi l’orrore del nazismo ci è riuscita, non è semplice dimenticarsi di lei e della sua storia.

Grazie

A presto

Francesco

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