Non è mai troppo tardi, bastano un libro e un banco. All’Università popolare si torna a scuola per vivere meglio

Como L’esperienza formativa dell’Università popolare. Un patrimonio da custodire, che torna dopo il Covid

«Carissimi associati, viviamo sicuramente in tempi difficili contraddistinti da pandemia, guerre, inflazione e discordie tra nazioni e gruppi sociali. Sicuramente uno dei rimedi o dei fattori che possano contrastare questa situazione è l’istruzione. L’apertura mentale creata dalla conoscenza dell’altro, dall’accedere alle corrette informazioni e l’abitudine a ragionare permettono infatti di andare alle reali radici dei fenomeni, distinguendo le reali soluzioni dai provvedimenti tampone oltre a superare i pregiudizi. Senza dimenticare il benefico effetto di incontrare nuove persone, stabilire nuove relazioni ed uscire dall’isolamento domestico»: inizia così l’editoriale che Bruno Trova, Armando Borghi, Gianni Pedersoli - componenti del direttivo di Auser Insieme Canturium Aps - hanno scritto per l’avvio delle attività dell’Università Popolare di Como.

Dalla filosofia alle lingue

Numerosi e molto variegati i corsi e le iniziative che, da tempo, vengono proposti: si spazia tra storia dell’arte, filosofia, musica, letteratura, storia, corsi di lingue (inglese, francese, spagnolo), passando per le visite culturali - come quelle alla Casa Museo Poldi Pezzoli di Milano e alla mostra “Al lago con Antonio e Marieda” di Villa Bernasconi a Cernobbio - e i laboratori di scrittura creativa, di lettura, di disegno. Così racconta la presidente Maria Rita Molteni: «La nostra Università Popolare ha ripreso da ottobre le attività. Siamo un’associazione Auser di promozione sociale che opera per l’educazione permanente, in particolare dedicata alle persone in età matura che spesso hanno concluso il loro percorso lavorativo e desiderano continuare a coltivare il piacere di apprendere e di vivere occasioni di socialità e di scambio di esperienze e conoscenze. Possono comunque partecipare le persone di tutte le età: molti eventi sono spesso offerti a tutta la cittadinanza e sul sito www.auser.lombardia.it/como/unipopco, sulla pagina Facebook o telefonando al numero 3426739459 è possibile avere informazioni utili. In questi anni abbiamo anche valorizzato il rapporto con le scuole, che intendiamo potenziare perché crediamo nell’importanza dello scambio tra le generazioni. Importanti anche le collaborazioni con Pinacoteca, Biblioteca, Associazione Carducci e Teatro Sociale».

Oltre vent’anni di storia, durante i quali l’Università Popolare ha “viaggiato” all’interno della città: «La nostra prima sede fu presso la Casa Albergo di via Volta, ma dalla sua chiusura siamo ospitati presso gli spazi dell’Istituto Carducci di viale Cavallotti. La nostra attività è stata alquanto penalizzata nell’ultimo biennio, in conseguenza dell’emergenza correlata alla pandemia; siamo comunque riusciti a mantenere sempre il contatto con i soci e a proporre gran parte delle attività anche ricorrendo, quando necessario, alle modalità online».

Il programma completo

Il programma è, come ogni anno, diffuso tramite pubblicazione: «Quest’anno lo storico “libretto” è intitolato “Oltre l’arcobaleno”, come per un invito a lasciarci alle spalle l’arduo biennio della pandemia e a “andare oltre”, in un’apertura verso il nuovo, la ripresa. Viviamo tutti noi in un tempo complesso che ci ha messo alla prova in più momenti e per più aspetti. Con le nostre proposte cerchiamo di fare in modo che l’Università Popolare continui ad essere uno dei luoghi in cui sia possibile riflettere e ampliare le conoscenze».

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